(Manuale di sopravvivenza per una fanciulla indifesa in balìa del XXI secolo)

Uomini? Maledetti!

Pensano di avere il Mondo in mano, eh? Le attenzioni che dimostrano nei tuoi confronti sono direttamente proporzionali alla generosità che Madre Natura ebbe nel conferirti le tue fattezze fisiche? Sei stanca dei mediocri luoghi comuni che investono la figura femminile nella vita di tutti i giorni? Insomma, ti ritrovi vessata da soggetti prepotentemente importuni e fastidiosi? A me puoi dirlo, non sono molesto, io.

Ehi Donna, dico a te! Te che ti trovi sotto assedio! Spesso una bella cinquina non risolve molto.

"Uuuh ma che peperino! Le piace giocare! Vuole provocarmi! Una Sfida? Sarà mia!", dirà l'Allupatus medio, poco propizio alla resa, in vista di una ricompensa a lungo rimirata e ardentemente bramata. La domanda diventa una, urgentissima: che fare?

Semplice. Melt Banana! Nelle cantine di Tokyo c'è ancora qualche Pokèmon in libertà - si vede che non li avranno acchiappati tutti, da quel che pare - caratterizzato da versi indicibili degni della miglior Iva Zanicchi raffreddata. Date a questi simpatici mostri tascabili la possibilità di martoriare qualche strumento e vi verrà fuori esattamente questo disco. A tutti quei brutti omoni maschilisti, facciamogli capire un po' chi comanda! Mostriamogli quello che si prova ad avere ogni santo mese un turbamento ormonale degno di nota! Rossetti al tritolo, smalti di mercurio, perizoma in nylon: rivolta armata, baby.

Tutta questa serie di derisioni verso la maschia virilità a che pro? A questo pro, eccheprò! Neanche i Locust riuscirebbero come le Melt nell'impresa di essere così ostici nella proposta di fondo ed allo stesso tempo risultare terribilmente accattivanti. Perchè questo dischetto qui è una botta di adrenalina da paura, recante i segni della definitiva maturazione artistica. Superano costantemente il limite dei due minuti, a differenza delle prove precedenti, dando pure un senso a quello che fanno, il che non è poco se conoscete un minimo il gruppo in questione. Le Melt sono sempre state un originalissimo vulcano di idee e creatività, ma spesso carenti di coerenza e caoticamente spontanee, nel bene e nel male: ora si fermano a meditare sul da farsi prima di lanciarsi in voli pindarici più grandi di loro, fatto che giova infinitamente a questo "Cell Scape", senza peraltro intaccare la freschezza del loro suono. Non c'è mai un momento per tirare il fiato se non in occasione della conclusiva deriva ambient elettronica di "Outro for Cell-Scape"; il resto del disco viaggia a ritmi forsennatissimi con una batteria pestata come se non ci fosse un domani. Ma cosa ben più strana, ci sono anche delle canzoni qui dentro ("Shield for your Eyes, a Beast in the Well on Your Hand", "Lost Parts Stinging Me So Cold" le più accattivanti), a differenza di un passato al limite del punto di domanda, per essere gentili. E, stupore stupitissimo, in "If Is the Deep Sea, I Can See You There" Yasuko (questo è il nome della nostra Pokècantante nonchè leader del gruppo) usa nel ritornello la sua vera voce (cioè mette da parte il suo solito Pokètono caricaturale), ma la follia e l'ironia sono due elementi alla base dello spirito delle Melt Banana. Insomma, finalmente riescono a tirar fuori qualcosa di veramente interessante dal marasma rombante della propria stella creativa. Era ora.

Fugato ogni dubbio sul fatto che io sia fondamentalmente un cretino e, appunto per questo, totalmente innoquo e in buona fede, ricapitoliamo: prima di mollare la cinquina, fate partire sul vostro impianto stereo il riff iniziale di "Chain-Shot To Have Some Fun" per mettere in fuga il malintenzionato di turno, care fanciulle indifese. Vi risparmierà molta fatica, promesso.

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