Pubblicato nel lontano 1991, Eggnog rappresenta sicuramente un capitolo chiave della storia dei Melvins, la presenza di ostiche distorsioni al limite del Noise più slabrato e ostico accompagnate dalla sezione tentacolare di Sir Crover rendono questo inconsueto lavoro in dieci pollici un gioello di declinata bellezza.
Si inizia con Wispy dove il vortice scatenato dal trio Buzzo-Lorax-Crover termina proprio sul più bello, neanche un secondo per tirare il fiato e scosse di Trash corretto al vetriolo ci stordiscono mentre la terra continua a girare e noi ci scordiamo di starci su, questa è Antitoxidote, adesso siamo pronti per Hog Leg, dove King Buzzo canta in un delizioso falzetto luciferino. Le corde degli strumenti si fanno taglienti e sfoderano riff subsabbathiani, piatti e pelli diventano incandescenti, signore e signori vi presento i Melvins. Chiuso con la prima facciata, abbassate la testa e inginocchiatevi davanti a questo culto, in questi prossimi 12 minuti e 50 siete soli e niente è più reale, la vacuità del tempo si perde mentre siete investi da questa coltre.
Non ho parole non si parla più non c'è niente da dire mentre la batteria ci accompagna in questo tunnel mesmerico. Le urla ci rimbalzano nelle tempie, ogni nota di basso è una pugnalata allo stomaco, e il rito continua senza fretese o manieristice aggiunte sempre più lento più lento, eppure ci dovete credere Dio è una cosa sola, Melvins.
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