A pochi mesi da "This War Will Last Forever" esce il nuovo e terzo disco dei Mendeed.
La formazione scozzese ha optato per una scrittura molto meno crossover di quanto non lo fosse nel precedente album. O meglio, lo è restringendo l'ambito di azione e stilistico, dal momento che ci si muove tra heavy metal classico (parecchio), death metal melodico (altrettanto), new metal (in dosi sufficienti), thrash metal (un po') e metal-core (quel tanto che basta per essere in).
Però il giochino finisce qui, perché delle contaminazioni ambientali non vi è più traccia alcuna e gli accostamenti strumentali e/o vocali sono standardizzati e meno impregnati di coraggio rispetto al passato. Il lavoro è ben interpretato, però deve essere chiaro che l'obiettivo è mutato e l'interesse primario dei Mendeed è diventato quello di comporre canzoni orecchiabili (diciamo pure mainstream) in maniera spudorata, spesso anche prevedibili, e sacrificando la voglia di sperimentare.
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