"M-e-r-e-n-d-i-n-e A-t-o-m-i-c-h-e", strano nome, un pò bizzarro, ma non per questo da non ascoltare. Inserisco il disco nel lettore attirato dal sentirlo più che per la copertina (come anche voi vedete da far pietà) e per la fama di questa band, per aver saputo che questo gruppo è veneto proprio come me.
Faccio partire il lettore che mi propone la prima track, un giretto di chitarra quasi country di una trentina di secondi per poi arrivare nell'inferno... siamo davanti alla bella "Blood For Glory" che si presenta come una delle migliori canzoni del disco, poi è il turno della title track, che possiede veramente un riff portante da capogiri e la saga continua con "Game Over", che vede Jeff Waters degli Annihilator come ospite alla chitarra, autore di un'assolo.
La sesta traccia è "Revenge" dove troviamo anche qui una collaborazione, stavolta di Andres Lundemark dei Konkhra alle linee vocali e altra canzone da notare è la heavieggiante "The Spirit Of Wolf".

Siamo di fronte a un album thrash mescolato a un pizzico di hardcore che da vita a otto tracce dalla potenza incredibile, esaltata dalla voce graffiante di Luca Zandarin, l'esplosività delle chitarre di Luca Securo e David Bisson e dalla maestria di Dario Bianchi che sa far erigere il suo basso in molti punti.
Il tutto è sostenuto da Luca Cerardi che alla batteria offre veramente una grande prestazione.

Niente male quindi per coloro che fino a qualche anno fa erano una delle Tribute Band dei grandissimi MetallicA, che qui offrono una vera e propria lezione di thrash che non si sentiva veramente da molto, anzi troppo tempo e portano alta la bandiera italiana per far vedere che non siamo capaci di suonare solo quell'ormai noioso power per cui siamo conosciuti in tutta la scena metal mondiale.

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