Un mondo oscuro, terrificante, violento, dove l'unica via di scampo la si trova dopo essere usciti da questi 13 tortuosi labirinti congegnati dalle più deviate menti; suoni lobotomizzati, mostri che si muovono barcollanti, nemesi di sé stessi.
Un unico discorso diviso in 13 capitoli che annichilisce per potenza e precisione, a tratti sembra crescere a dismisura, togliendo praticamente il fiato, rimbalzandoci addosso col suono di quel basso metallico, tozzo, rugginoso, essenza di un suono che può solo essere copiato, un suono dipendente dall'isterismo, che fa sudare freddo senza che te ne accorga.
Credo che band come loro siano un'esclusiva ormai rara, un gruppo che sforna continuamente lavori che non hanno paragoni perchè sono troppo avanti, corrono troppo veloci, può capitare che li si raggiunga ed è li che ti annichiliscono piazzandoti un ulteriore scatto...e tu sei obbligato a fermarti per rifiatare.
"Catch Thirty-Three" è qualcosa di veramente terrificante, imprevedibile, un'ennesima dimostrazione di come un gruppo possa continuamente cambiare il livello di perfezione continuando a sfoderare colpi potentissimi e mantenendo la genuinità sonora che li ha contraddistinti fin dal primo lavoro, sublime connubbio e trasposizione di tecnica ed idea.
La clessidra ha un proprio funzionamento, ferma il tempo e poi si spinge in avanti, lontano da tutti i clichet e gli stereotipi, quarantacinque minuti che sembrano mesi, altre volte secondi ma la morale rimane quella: soffocante, inumano, perfetto!
Il peggior mostro che una mente possa partorire, il riuscire a disegnare questi tratti con la mente e traportarli subito in note può essere una prerogativa... anzi, è la prerogativa dei grandi!
Carico i commenti... con calma