Si narra che questo album sia il risultato di un lungo studio durato sei mesi, nei quali i componenti della band pare si siano rinchiusi in una “tana” senza mai uscirvi… È ovvio che dopo incessanti mesi di prigionia volontaria il risultato non poteva che essere un album micidiale, brutale, un vero e proprio processo catartico… l’esternazione e la purificazione dell'uomo dal suo disagio interiore.
Chaosphere è disordine, violenza, rabbia... gli schemi metrici elaborati dai nostri sono studiati, tuttavia, nei minimi dettagli.
I Meshuggah riescono a produrre un thrash - death “sperimentale”, le cui sonorità si rifanno per certi versi ai Carcass, per altri ai Fear Factory, presentandone comunque una versione molto più evoluta, caratterizzata da chitarre distortissime, autrici di riff velocissimi e monolitici, accompagnati spesso da assoli fusion che conferiscono un’atmosfera “cibernetico - futuristica” al tutto. La batteria sembra una macchinetta impazzita che sforna, come fossero niente, cambi di tempo allucinanti. Il basso è devastante, in stile Pantera.
Cosa dire del cantante…cantante?!? Di certo, prima di entrare nel mondo della musica avrà fatto un viaggio nel paleolitico (giusto per imparare ad urlare come solo i nostri antenati sapevano fare..)
Concatenation è il primo assalto sonoro ai nostri timpani; New Millenium Cyanide Christ porta avanti la violenza della prima traccia, lasciando l’ascoltatore senza parole; Neurotica è sicuramente il pezzo più assimilabile di tutti: note scandite che entrano subito in testa; Sane racchiude al meglio le attitudini musicali dei cinque: una eiaculazione di riff da manuale intervallati da pregevoli tocchi jazz – fusion; The Exquisite Machinery Of Torture è la traccia più innovativa e particolare dell’album. Elastic, brano numero otto, chiude il lavoro presentandosi come una specie di collage dei pezzi precedenti.
Non ci sarebbe nient’altro da aggiungere... a parte che un gruppo di nome Metallica è letteralmente impazzito per lo stile di questi musicisti: Kirk Hammet ha infatti rivelato di averne preso spunto per l’elaborazione di alcuni riff… Danny Carey (batteria) dei Tool ha recentemente affermato di considerare i Meshuggah come una vera fonte di ispirazione sin dalla prima volta che li ha ascoltati. Ha aggiunto poi che riescono a cambiare ogni volta il modo di comporre musica.
Indubbiamente questo band rappresenta un importante riferimento nello scenario metal degli ultimi dieci anni!!
Bando alle ciance, non resta che ascoltarvi questo Chaosphere: claustrofobico, futuristico, inquietante.
Possibilmente isolatevi nella vostra stanza, chiudete porte, finestre e sparate al massimo il volume… vi assicuro, impazzirete! Non vi aspettate parti melodiche... i Meshuggah sono i nemici numero uno della melodia.
Sconsigliato ai deboli di cuore...e di timpano!
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