I Messer Chups sono dei pazzi di San Pietroburgo che a qualcuno faranno pensare se davvero -come sostengono i nostalgici bolscevichi- non era meglio quando c'era la cortina che almeno 'sti ragazzi li teneva belli in riga. Adesso guarda un po' che casini con tutta sta libertà. Adesso tocca sentire e vedere giovani ragazzi russi liberi di attingere a piene mani proprio dall'odiata cultura occidentale e per la precisione dalla fonte d'ogni gioia e guaio, ovvero da quella americana musicale ma soprattutto cinematografica.
I Messer Chups fanno un mashup, un brodo, di tante cose, soprattutto di sottocultura vintage. Cioè? cioè rimettono l'orologio indietro di qualche decina d'anni e tagliano/cuciono grazie a campionamenti, synth e strumenti in un continuo e vorticoso rifrullo di rimandi sonori.
La base statica, il punto fermo, sul quale sviluppano tutto o quasi è quello del Surf. La batteria e molti riff della chitarra rimandano chiaramente alla bella California degli anni 50, soprattutto al mitico Dick Dale più che ai Beach Boys. Ma, partendo da queste solidisse fondamenta, vanno poi a costruirci sopra tutt'altro mondo, attingendo dalla cultura pop e, come detto, da tanto ma tanto cinema di serie B, dalle vecchie pellicole ispirate agli horror Universal (soprattutto iconograficamente) a tutto quel cinema sonoro degli anni 60 e 70 a cui musicalmente e visivamente si è già abbeverato pure un certo Tarantino. Spaccati western, inseguimenti improbabili stile Blaxploitation, erotico alla Russ Meyer, Wuxiapian e per finire -ultimi ma non ultimi- i "nostri" polizziotteschi e i Cannibal Movie.
In questo panorama dove la settima arte la fa da padrone non vanno dimenticate escursioni nel jazz e nella musica circense (più cara però ai primi Mr Bungle che a quella gitana alla Kusturica come potreste pensare). Non sto ad elencare le canzoni che alternano episodi autenticamente geniali ad altri più "forzati".
E' un gioco che alla lunga potrebbe stancare chi non è disposto a mettersi in gioco ogni 30 secondi, ma, finché dura, è un gioco davvero spassoso. Freschi, ironici, divertenti, perfetti per le vostre serate weird da passare con gli amici. Sorseggiando un Martini mentre alla TV scorre un vecchio film con Pam Grier o "I diafanoidi vengono da Marte". Chi poi ha una certa predilizione per il cinema di genere potrebbe apprezzarne ancora maggiormente l'ironia di questi figli di Stalin... per tutti gli altri non resta che la solita remota speranza: "ha dà venì baffone!"
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