"Eooo! La serenità da qua è stata bandita..."
Serenità, gia'. In questo breve album del 2007 il rapper del collettivo romano Truceklan non ne trasuda molta. D'altronde in questa "Roman Invasion" del rap truce l'angoscia e lo squallore sono denominatori comuni. Metal Carter è il rapper più vicino al mainstream del rap italiano, non a caso ha collaborato con Fabri Fibra nel brano "100 modi per morire" (l'album è "Bugiardo"). E con un ascolto anche superficiale si capisce anche perchè: i suoi brani sono principalmente impostati sul pop, i ritornelli che entrano in testa e non escono, i testi comprensibili e a volte divertenti con alcuni trovate demenziali favoriti anche da un flow generalmente lento e ben scandito (nonostante la strascicatura della parlata romana che spunta ogni tanto).
Metal Carter è un tipo tutto d'un pezzo. Ascolto dopo ascolto ci si rende conto di come non si perda in inutili fronzoli. A Metal Carter questa società squallida non piace, certo, ma ci sguazza dentro con malato piacere riconducibili ai traumi che, come ci ricorda spesso, si porta da dietro fin dall'infanzia (vedi il "singolo" con video "Nella mia mano"). La tematiche, alla fine, sono quelle ricorrenti di questo nuovo genere, che in rete viene chiamato con il discutibile appellativo di "Death Hip Hop", ovvero: morte, droghe, violenza, soprusi, traumi infantili, stupri... Non aspettatevi, pertanto, un rap "impegnato". Quì non c'è condanna ma solo urlata rassegnazione.
All'ascolto questo disco se la cava benone, fila via liscio senza nulla che dia veramente urto ai nostri timpani. Anzi, il flow coatto di Carter unito a delle basi scarne ma con trovate tutto sommato originali (non il solito drum 'n bass cialtrone e noioso) da piacere soprattutto sulla lunga distanza. Un rap che dal punto di visto meramente sonoro è abbastanza (relativamente all'hip hop, occhio) easy-listening. Abbastanza diverso da quello molto più violento del rapper dello stesso gruppo, Noyz Narcos, che qui compare in alcuni brani.
In definitiva, un bel dischetto. Non scuoterà i vostri animi ma di sicuro allieterà le vostre orecchie e, in alcuni momenti, vi farà anche sorridere. Buona prova Sergente di Metallo!
E ora: "Chi odia Metal Carter! Seh! Seh! Si facesse avanti senza fare farse. Chi odia Metal Carter! Seh! Seh! Abbia il coraggio di confrontasse!"
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