L'anno è il 1988: dopo numerose audizioni per trovare un nuovo bassista dopo la tragica morte del grande Cliff Burton, avvenuta nell'86, i Metallica 'arruolano' Jason Newsted, ex bassista dei Flotsam and Jetsam.
"...And Justice For All" è il cd più tecnico e musicalmente complesso della band ed è sicuramente tra i più di difficile ascolto. In questo lavoro i tempi rallentano notevolmente rispetto ai precendi lavori e (a mio parere) è l'ultimo cd dei Metallica degno di questo nome (anche se c'è da considerare il buon "Black Album"). Il cd, quarto del gruppo, si apre con la splendida "Blackened", introdotta da un intro in dissolvenze che si ferma di colpo prima che Hetfield attacchi col riff portante. Segue "...And Justice For All", lunga più di nove minuti, che tratta il tema di politici corrotti e di una società cui importa solo il denaro.
Dopo la trascurabile "Eye Of The Beholder" è la volta di "One", da cui è tratto il primo videoclip dei Metallica. Indubbiamente tra le migliori canzoni di Hetfield & Co. "One" parte come l'ormai immancabile ballad del cd ma alla fine decolla con una potenza crescente fino ad arrivare all'immortale parte finale seguita dall'assolo in tapping di Hammett. Dopo "The Shortest Straw" troviamo la splendida "Harvester Of Sorrow" e poi "To Live Is To Die", canzone praticamente strumentale, scritta in ricordo di Burton.
Chiude l'album la splendida "Dyers Eve" una sorta di "inno" di Hetfield contro i genitori. Un album sicuramente da avere.
"When a man lies he murders Some part of the world These are the pale deaths which Men miscall their lives All this I cannot bear To witness any longer Cannot the kingdom of salvation Take me home?"
Carico i commenti... con calma