Oggi 18 novembre è uscito il 10° album in studio dei Metallica. La situazione, a ben 8 anni da "Death Magnetic" con in mezzo solo l'esperimento miseramente fallito "Lulù", è rimasta la solita: i fan divisi in quelli che li ritengono morti dal Black Album in poi e quelli che li apprezzano comunque. Questo doppio album a mio parere servirà solo a portare più gente nella prima delle due fazioni appena citate. I Metallica hanno commesso una serie di passi falsi: innanzitutto, hanno pubblicato, oltre ai tre singoli, tutti i brani nei giorni precedenti all'uscita del disco sul loro canale Youtube, facendo calare l'interesse sull'album. Poi ci sono soliti brani allungati all'inverosimile anche quando non serve (eccezion fatta per il piattissimo singolo "Hardwired"), solito suono tipico della band reso sufficiente soprattutto da Hetfield ed Hammett. Banale come sempre Ulrich alla batteria, Trujillo inesistente, produzione nella media di Fidelman. Per quanto riguarda le tracce, il piattume di "Hardwired" è seguto dalle mediocri "Atlas, Rise!", "Now that We're Dead" e "Moth Into Flame". Poi abbiamo la poco originale ma almeno intrigante "Dream No More" e da "Halo On Fire", brano che porta alla noia per la troppa lunghezza. Inizia male il secondo album, con "Confusion" (mai titolo fu più azzeccato), "ManUNkind" e le noiose "Here Comes Revenge" e "Am I Savage?", segue il tributo a Lemmy "Murder One" e infine l'ottimo brano "Spit Out the Bone". Disco sufficiente ma penalizzato dalle lungaggini e dalle poche novità.

Carico i commenti...  con calma