Ciao a tutti ragazzi, oggi farò la mia prima recensione... spero che vi piaccia. Buona lettura!
Bè non saprei da dove cominciare, quest'album è un capolavoro, un album che ha fatto la storia del metal e principalmente del thrash. E poi come molti sanno il 1986 è l'anno "d'oro" dell'heavy metal, e sono usciti molti album strepitosi. "Master of Puppets" è uno di quelli, e secondo me è il migliore in assoluto dei Metallica, e senza ombra di dubbio è l'album più pesante che loro hanno fatto.
La coppia di chitarristi Hetfield/Hammett sfoggiano riffs e assoli pesanti e massicci, accompagnati dalla furiosa batteria di Ulrich, che a quel tempo ci sapeva ancora fare non come oggi che suona delle pentole. E poi c'è anche Cliff Burton con i sui giri di basso incalzanti, e facilmente orecchiabili, riescono a mantenere il ritmo in tutte le canzoni (principalmente in "Orion").
L'album inizia con "Battery", che si apre con un arpeggio di chitarra acustica molto inquietante e ha quell'atmosfera "sud-americana" che la rende ancora più inquietante e tenebrosa, è la stessa introduzione che è stata usata anche in "Fight Fire with Fire" solamente più inquietante, e poi partono le chitarre con dei riffs violenti e così danno il via alle danze ad una canzone piena di energia. La title-track è un classico dell'album dove c'è un buon ritornello coinvolgente, diciamo che assomiglia un pò a quello di "Creeping Death" però è più bello, tutt'oggi questa canzone viene suonata ancora nei loro live. La seguente "The Thing that Should not Be" è un'altra perla dell'album, in cui i Metallica ci trasportano nella città R'lyeh dove abita il mostruoso dio Cthulhu, l'assolo è uno dei più belli e distorti dell'album. "Welcome Home (Sanitarium)" è la seconda ballata dei Metallica, in cui l'inizio è lento e il ritmo aumenta solo nel ritornello, e nel finale si scatena con degli assoli veloci e melodici. "Disposable Heroes" anche questa è un'altra perla, che mette in evidenza tutta la potenza sonora dei Metallica criticando la guerra come mezzo di distruzione. "Leper Messiah" è un'ottima canzone veloce e aggressiva con un buon ritornello. Siamo giunti alla settima canzone dell'album: "Orion", ed è pezzo strumentale a dir poco stupendo in tutti i sensi, ad iniziare è il nostro Cliff con i suoi giri di basso lenti, precisi ed esaltanti e qui si può capire la tecnica e la composizione del quartetto californiano, soprattutto del bassista. Giunti alla fine dell'album, come ciliegina sulla torta c'è "Damage Inc." una canzone di pura violenza sonora che chiude l'album come la vecchia "Metal Militia".
Cosa altro dire su "Master of Puppets"? Bè credo nient'altro, è un capolavoro del metal e del thrash in particolare.
PS: Ho visto che le recensioni su quest'album sono molte e quindi non credo che ci fosse qualcosa di originale da scrivere, però sono stato tentato... comunque spero che sia decente.
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