In ogni genere musicale c'è sempre stato un artista, un album e una canzone che si classifichi come icona o punta massima. Un pò per il successo, un pò perchè il livello di composizione, di suono, di melodia e di testo è talmente azzeccato che riesce anche a piacere a chi di questa musica non interessa oppure non prova nessuna emozione. Qui parliamo di un genere difficilmente apprezzabili ai deboli di orecchio, il Thrash metal. Un metal estremo dunque. Figuratevi se a uno di questi "deboli" farete ad ascoltare un"Reign in blood"degli Slayer o un "Arise" dei vecchi Sepultura, sareste più ignoranti di loro, non perchè questi album sono brutti. . . perchè sono due album troppo pesanti per metterli nelle orecchie di uno "sconosciuto". Bisogna cercare propio quel gruppo e quell'album azzeccato per far sì che dal cuore inizi a partire quel piacere nell'ascoltare e nell'apprezzare questa musica. I MetallicA sono riusciti a farlo. E "Master Of Puppets" è l'abum più azzeccato della scena estrema del Metal. Ognuna di queste 8 canzoni ha una bellezza a sè (più o meno).
La prima traccia "Battery" inizia con giro di chitarra classica che si trasforma in un impatto violento di chitarre distorte, a susseguirsi un veloce ed efficacissimo riff di Hetfield perfetto accompagnamento alla batteria di Lars, al tenace Cliff Burton e al grandissimo Kirk Hammet che produce un'ottimo assolo. La successiva traccia è la canzone che rappresenta il livello compositivo più alto del thrash metal, parliamo di "Master of Puppets", che dire?Questa canzone ha dei momenti di arpeggio, di riff, di assolo, di testo che anche il più infamante rockettaro/metallaro di paese ricorda(inutile che cito il testo, un'inno in poche parole).
"The Thing That Should not be"è un pezzo un pezzo pesante, non veloce ma azzeccatissimo all'argomento Lovercraftiano di cui i quattro parlano. La quarta traccia è considerata la ballata del disco, il manicomio di "Welcome home (sanitarium)", un'urlo di disperazione anche grazie al finale iper-veloce di Hammet, e grazie anche alla melodia molto orecchiabile di Hetfield. "Desponable Heroes" finisce la tregua, con i contributi dei riff durissimi e veloci dello zio James, la canzone ci porta in prima persona del personaggio raccontato, grande brano. "Leper Messiah" è un'altro brano che riapre gli argomenti dello scrittore Lovercraft, andando in velocità compositiva nel finale, mentre la parte iniziale della canzone è lenta e durissima.
La penultima traccia di questo capolavoro è "Orion", un volto di questo disco che ha una bellezza di assolo mai riuscita da degli artisti che pultroppo hanno spento le loro capacità a causa sopprattutto della morte di Cliff Burton, bassista che in questa canzone e in tutto l'album ha una parte fondamentalissima, sopprattutto nel bel mezzo della canzone il caro ci regala un momento di basso che pochi riescono a comporre. Cliff Burton oltre a contribuire tantissimo come bassista di alto livello, riesce anche a contribuire come persona(da quello che dicono un pezzo di pane nascosto in un metallaro), e gli altri con la sua morte ne risentiranno tantissimo, talmente tanto che ancora adesso la sua morte sembra un fatto che è successo ieri. "Orion" sarà dedicata al suo funarale. L'ultima traccia è un finale violentissimo, una canzone velocissima e violenta, a causa del suo ritmo di una batteria pestata, un riff iper distorto e iper veloce e di un'assolo che rompe le casse: "Damage Inc. "
Questo album rappresenta il Metal, in generale. Pultroppo i Metallica dopo questo album, non riusciranno più ad avere un completo livello come questo album (o come i precedenti), faranno altri due buoni lavori, e dopo quello che è di loro non si riconoscerà più niente, a sentirlo al giorno d'oggi Master sembra fatto da altri Metallica, assenti nel metal e assenti senza Cliff. .
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