Per i Metallica è un periodo d'oro (per loro), dopo aver sconvolto la scena metallara con il loro cambiamento artistico, i quattro sembrano non tornare più indietro, ora si produce alla MTV. Ed è triste pensare che dei geni come i MetallicA siano finiti in questo modo, tra l'altro senza l'ombra di pentimento...
Questo album si intitola "RELOAD". La mancanza di originalità del titolo e della copertina non premette niente di buono, ancor di più se si viene a sapere che i brani ficcati in questo disco sono gli scarti del precendente "LOAD". In effetti, tagliando la testa al toro, nel complesso il cd si presenta solo come una brutta copia del predecessore. Se con "LOAD" c'era da stupirsi per il rock-Blues delle canzoni, qui addirittura si arriva ai livelli assurdi del pop-rock più commerciale e bastardo di sempre. Anche sui temi temi trattati c'è da mettersi le mani sui capelli: un miscuglio tra belle macchine, belle fighe californiane e qualche pizzico di vanità. Ridicolo e banale.
"Fuel", è il brano punta del disco, lo dico nel senso economico naturalmente. Uno di quei tanti brani che hanno il suo tempo: la durata di un'estate. Musicalmente il pezzo suona orecchiabile, Hetfield sembra voler reppare nelle parole, un gesto che in un nome come MetallicA nemmeno il più ignorante dei ragazzini housettari si aspetterebbe. Hammet propone un'assolo infamante, visto le sue capacità di chiatarrista, questo fa propio ridere. "The Memory remains" insieme a "Devil's dance" sono altri due brani molto orecchiabili, e propio come "Fuel" stancano, non hanno un fascino, non hanno fama per essere messe al fianco di brani come "Fade to Black" o "Welcome Home", oltre alla repititità della musica. "The Unforgiven II" è il miglior brano del disco, anche se risulta inferiore all'altra del Black Album, esteticamente è una canzone che cattura facilmente l'ascolto, anche per più volte.
Dopo le prime quattro canzoni, ci si inoltrerà in un susseguirsi di brani inutili, brutti compositivamente, di quelli che non dicono niente, brani che si fanno passare velocemente per rimanere svegli. Non c'è traccia di metal nel disco se non gli amplificatori, il thrash sparito completamente; la tecnica del gruppo è sprecata, l'impegno è pari a zero; la voce di Hetfield è patetica, una voce a sfondo sessuale, da classico playboy californiano, accompagnata da delle improvisazioni da spiaggia, e, un 'esempio di questo è la traccia n°7 "Carpe diem baby": un titolo così farebbe cadere la totale media del disco, per non parlare della canzone, ma purtroppo c'è di peggio. "Slither" e "Better than you" cercano di ripercorrere le sonorità heavy di un tempo, un tentativo che si disperde in una nullità di suoni tipicamente pop. Meno male che brani tipo "Prince Charming" e "Attitude" riescano a farci venire a galla per riprendere il respiro, queste tre canzoni infatti, sono in pieno stile "LOAD", orecchiabili ma non di più.
Teniamo conto però che sono stato abbastanza buono, c'è da fare una bella predica al gruppo, specialmente a Lar$ che si sforza a fare quei due-tre tempi ripetitivi, nulla accheffare con quelli di "And Justice for all". Tornando al disco troviamo due inutillissimi pezzi come "Bad seed"(la più breve dell'album) e "Where the wild things are", giustamente dimenticate e buttate nella pattumiera della carriera degl'ex The four Hoursmen. "Low man's lyrics" è un'altro brano stile "LOAD", buono l'arpeggio e la voce melodica di Hetfield, in sinstesi un'altro degli episodi decenti di "RELOAD". Infine troviamo "Fixxxer", lunga ben 8 minuti, sì. . ma 8 minuti di noia e ti tempi ripetitivi, si salva un pò la melodia che richiama le atmosfere del precedente disco, non aggiungo altro. Come avete notato non sono stato coerente alla tracklist, un modo per riassumere e per far scivolare la recensione in modo semplice.
"RELOAD" è uno degl'album più brutti composti dai Metallica, le canzoni a parte 2-3 sono dei veri e propri "scarti", tracce noiosissime e banali, non attinenti a dei miti come loro. Se ho dato 2 è perchè sono i miei idoli, una sorta di pietà per loro
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