Stasera casa mia stava per andare a fuoco.

Un corto circuito ...

... con la puzza della plastica, questa volta bruciata, ... che aleggia ancora nell'aria.

I T.Rex incrociati con Syd Barret, o con i Floyd di "A Piper at the Gates of Dawn" ("Song for Dan Tracy").

Lo sguardo sul mondo tipico di Syd Barret incrociato con lo spirito hippie di Captain Beefheart in versione pop (quello di "Trout Mask Replica"; prego, confrontare le due foto principali nei due "booklets allucinogeni" dei rispettivi albums: sembrano identiche in stile e contenuto).

Captain Beefheart incrociato con un nuovo psychedelic-dada-progressive al sapor della Beatlesiana "I'm the Walrus" e del modo di "recitare" (assurda associazione? Forse) di Peter Gabriel e dei suoi teatrini musicali inizi anni 70 con i primi Genesis ("Flash Delirium").

Ed ancora un bello spruzzo delle tipiche ballate dei primi Mercury Rev ("I Found a Whistle") ed una mini "pop surf opera" (un pò tediosa?), "canzone" a più fasi, così definita dal produttore Sonic Boom.

Insomma, mi si perdoni l'ingenuità, un grande disco, impegnativo nel suo essere pop (quasi sempre) e sconclusionato (sempre).

Con due omaggi (o "dis-omaggi") ad illustri colleghi.

Una canzone totalmente schizofrenica e "disturbata" ("Brian Eno") ed uno strumentale "struggente" e, tanto per cambiare, molto "acido" ("Lady Dada's Nightmare") alla maniera dei Flaming Lips di "The Soft Bulletin".

Un album che a mio avviso lascerà un bel pò più soli quelli che non li sopportano (io ero in fondo fra quelli).

Se poi penso che sono quelli che cantano insieme ai Lips nella "embrionica" Worm Mountain, mi spiego tutto ...

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