Già col primo album era entrato nel cuore di molti ascoltatori, ora a distanza di due anni MPH col mini album ,“The Baby & The Satellite”, conferma l’intensità emotiva che solo pochi sono in grado di trasmettere.

Era il 2000 quando il giovanissimo 20enne Micah compose otto canzoni di rara bellezza.
Ora siamo nel 2005 e solo adesso ci vengono donate queste canzoni, questi primissimi passi di un ragazzo venuto dal Texas con una chitarra in mano e con una voce così calda ed emozionante da far tremare chi abbia la fortuna di sentirla.
Otto canzoni che brillano di luce propria si insinuano sotto pelle grazie ad una voce calda e crepuscolare. Suoni folk si mischiano con venature di fresco rock rarefatto e vibrante.
Un senso di piacere si prova quando si ascolta Micah P. Hinson, un senso di pace creato da melodie genuine e country.
L’intimità che trasmette Micah trova radici in un passato burrascoso di cui queste canzoni emanano l’odore. Adesso rivisitate e re-arrangiate, riprendono quello che ormai può essere un iter coraggioso e avventuroso tanto da essere un altro regalo inaspettato e tanto commovente, da parte di colui che può tranquillamente essere il simbolo del nuovo rock cantautorale del momento, dimostrando come questo ragazzo sappia far musica e come pure sappia arrivare dove siamo più vulnerabili.

E’ così che mentre ascoltiamo “The Dreams You Left Behind” capiamo come un questo lavoro non è stato solo l’embrione di un genio, ma qualcosa di più.
Un’altra carezza sul cuore.

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