Poche volte nella vita mi è capitato di farmi travolgere completamente da un album, poche volte mi è anche capitato di cogliere a pieno il significato che esso ci vuole dare;
Non so se Michael It’z volesse rappresentare la nostalgia sotto forma di suono oppure volesse solo comporre un album dalle cadenze malinconiche, fatto sta che l’album Chromatic Nostalgia ha una potenza emotiva per me non indifferente;
Girovagando su Bandcamp mi imbatto nella pagina di Shimmering Moods Records, mi ricordo bene questa etichetta, nel lontano 2018 la conobbi per via del album ‘ Curves ‘ di Olan Mill, allora guardo un po’ le ultime uscite sperando di trovare qualche perla rara come ‘Curves’, ed ecco che ad un tratto mi cade l’occhio sulla copertina di Chromatic Nostalgia, un artwork completamente differente da tutto il resto del catalogo, su di esso un volto scomposto colorato in un bianco e nero freddo e rigido, lo apro e ascolto le 3 traccia disponibili: Never Forget You (prima traccia del album) , Few Steps Away from you e Untitled ll, 3 tracce completamente differenti l’una dall’altra ma che per un qualsiasi strano motivo si incastravano bene tra loro;
Decido di non comprare il CD ma di aspettare la data di uscita ( 10 Febbraio 2023 ) ma per tutti i giorni seguenti come trascinato da una forza ignota continuai ad aprire bandcamp e a riascoltare quei tre brani a ripetizione.
Esce l’album, non sto nella pelle, apro Bandcamp, metto su le mie cuffie e inizio l’ascolto, non rimango deluso (come spesso capita), per la prima volta dopo tanto tempo mi innamoro delle scelte coraggiose del artista, un album di una freddezza spiazzante, un sound design ricco ma che riesce ad essere sintetico ed incisivo;
La tracklist è come un richiamo ad una vita passata, una vita ormai lontana che ha lasciato un solco dentro l’anima,
L’artista Michael It’z ci porta a spasso in un passato sfocato, ascoltare questo album è come guardare una vecchia foto.
L’album si apre con Never Forget You, un modo strano per iniziare un lavoro del genere, il brano è un continuo loop di voci distanti e compresse, fino al finale che libera un campione vocale delicato, come se Michael volesse darci una caramella dopo averci fatto bere un po’ di veleno;
Si passa poi per Harmonic Violence, un brano che spiazza, non capivo se mi piacesse o meno; stesso concetto del brano di apertura ma accompagnato da una ritmica spezzata e compressa da delays e reverberi, una brano con una struttura mai sentita prima, un continuo loop che aprendosi diventa un tutt’uno con l’ascoltatore;
Ci si aspetta il botto ora, e invece no; Il brano che segue è una composizione ambient a tutti gli effetti.. Everything was Beautiful, un paesaggio sonoro in crescendo di una delicatezza disarmante;
Few steps away from you, il quarto pezzo del del disco, brano più triste e secondo me meglio riuscito di tutto l’album, se si potesse descrivere la nostalgia con dei suoni suonerebbe tale e quale a questo brano.
Si passa poi per A Fragile Symmetry e Milk (brani che ho apprezzato meno), fino ad arrivare ad un trittico finale da brividi,
Untitled ll : un drone in crescendo che libera un raffinato campione di Handpan accompagnato da un campione vocale di Eppure Sentire di Elisa;
In the Silence We Disappear, un tappeto sonoro che ci fa scomparire e ci apre le porte del brano più emotivo di questo Chromatic Nostalgia, Anatomy of a Memorie: la chiusura perfetta per un disco stupendo!
Chromatic Nostalgia è un album coraggioso ed elegante, sound design raffinato e a volte ricercato, consiglio vivamente l’ascolto a gli amanti della musica sperimentale
Seppur avrei migliorato qualcosa sotto il punto di vista dell’ arrangiamento di alcuni brani questo è un album speciale.
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