L'orrore è europeo. O almeno lo è adesso. L'Europa continua a produrre una buona quantità di horror degni di nota, mentre la macchina da presa a stelle e striscie sembra ancora non essersi ripresa da un (lungo) periodo di confusione.

Prima si è fatta notare la Francia con titoli notevoli come "Martyrs", "Frontiers", "Calvaire", "Sheitan", "Alta tensione", "A l'interieur". Poi è emersa anche l'Inghilterra con film interessanti quali "The bunker", "Mum & dad", "The descent", "Eden lake". Proprio dall'Inghilterra proviene "Wilderness", che riprende dal paese che lo ha visto "nascere" l'atmosfera plumbea e piovosa che lo contraddistingue.

"Wilderness" è l'ennesimo titolo interessante che si è affacciato sul Regno Unito, uscito nel 2006 e diretto da Michael J. Bassett, già cineasta di un altro buon horror come "Deathwatch".

Il secondo lungometraggio di Bassett (che ha recentemente girato anche il fantasy "Solomon Kane") parte dalla solita storiella dei survival horror: un gruppo di carcerati viene inviato su un'isola per seguire una riabilitazione psicologica, per "staccare" per un breve periodo dalla dura vita della prigione. Ma come spesso accade, la location scelta dai funzionari del carcere non è delle più tranquille. Qualcuno vuole vendetta...

Sia chiaro: anche "Wilderness" (come altri titoli di questa nuova ondata horror europea) possiede i clichè del genere horror e risulta difficile immaginare queste pellicole senza chiari rimandi al passato. Ciò che colpisce però del film di Bassett è l'ottima resa filmica nelle parti più thrilling e movimentate: mentre molte volte alcune sequenze gore appaiono proprio l'elemento mal riuscito, in "Wilderness" esse sono il perno dell'intera rappresentazione. Non mancano squartamenti vari e sequenze dure e disturbanti, tutte però sempre rese con efficacia. Inoltre ciò che lo distingue dall'inutile sequela di titoli slasher usciti negli ultimi anni, è una caratterizzazione dei personaggi che raramente si trova in prodotti del genere.

"Wilderness" è un film che pretendendo poco riesce a raggiungere il suo obiettivo, non disdegnando neanche pugni allo stomaco e riflessioni sulla bestialità umana. Non sarà di certo l'horror del nuovo millennio ma è innegabile che negli ultimi periodi l'Europa (con Francia e Inghilterra in primo piano), stiano dando alla luce buoni esempi di slasher a basso costo.

Carico i commenti...  con calma