"Cinque anni dopo "Thriller" il Re è ancora Mr. Michael Jackson"
L'album si apre con la title-track "Bad", in completa antitesi con il personaggio: Michael vestito come un metallaro che urlava "Sono cattivo! sono cattivo!"....poco credibile, e poi il pezzo è piuttosto scontato e senza pretese. Stesso discorso per il primo singolo "The Way You Make Me Feel", un'innocente teeneger-song dal testo di una banalità raggelante e melodia banale come le partite casalinghe dell Inter.
Jacko però cambia registro e già dalla terza traccia decide di fare sul serio, "Speed Demon", un brano dalla freschezza sorprendente. La voce, in grande spolvero, a volte sembra quasi un effetto aggiunto, altre volte si diverte ad insegnare al mondo il falsetto; le atmosfere ultra-veloci, ti portano via in una specie di videogame mentale preciso come un motore che gira a mille e le gomme che stridono sull'asfalto... wow. Con "Liberian Girl" è l'atmosfera a farla da padrone. Un lento ballabile, reso unico dalla voce e i suoni che ti portano via con la fantasia.
Come in "Thriller", da cui "Bad" ricalca la formula, uno dei passaggi meno riusciti dell'album è rappresentato dal duetto con la mega-star di turno. Stevie Wonder canta con Jackson in "Just Good Friends". Nonostante le due grandi voci il pezzo non è un granchè; ..non è detto che da una madre e un padre belli nasca un figlio "fico". "Another Part Of Me", un altro buon passaggio del disco, base quasi funk, arrangiamento rock e una voce fuori dal comune. Quindi un altra ballad "Man In The Mirror", brano interessante, apertura gospel e refrain rockeggiante. Il testo lodevole nell'intento ma banale nella sostanza, spiega come risolvere i mali del mondo. "I Just Can't Stop LovinG You", altra ballad con i refrain in salita, un discreto pezzo pop che nulla aggiunge o toglie all'album.
Fin quì buon disco ma arriva il momento del fenomeno. Michael decide di ricordare che è sempre il "Re del Pop".. quello di "Thriller"!!!
Ritmo in crescendo, rock puro, sfoggio di un bisturi al posto della voce... ecco "Dirty Diana". Poi un cuore pulsa, la batteria martella e ancora il "Re del Pop" fa il fenomeno. "Smooth Criminal" non è un genere, non è uno stile, ma solo e unicamente Michael Jackson. Nessuno poteva fare questa canzone tranne lui.
Anche nel 1987, quasi cinque anni dopo l'uscita di "Thriller", il Re era sempre Michael! Ma stavolta è diverso perchè questo disco è il trionfo della tecnica, dello studio minuzioso e di un perfezionismo che hanno un po mortificato le parti emotive e puramente creative che invece spiccano nei suoi lavori massimi "Thriler" e "Dangerous". Disco freddo ma tecnicamente ineccepile... Con un paio di pezzi da fenomeno.
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