Nel 1987, esattamente 5 anni dopo il grandioso album "Thriller", Michael Jackson sorprende il grande pubblico con "Bad". Michael capisce che sarà impossibile competere con se stesso e il ritardo con il quale esce il suo terzo album è il risultato di troppe paure del confronto con "Thriller" che si sta delineando più come un incubo, che come un clamoroso successo dell'inizio degli anni '80.

Come nel suo stile "imperiale", MJ chiama all'appello per Bad i nomi più grandi della scena della musica, in "Just Good Friends" duetta con l'amico Stevie Wonder e i miti del cinema. "Bad" non sarebbe lo stesso senza i grandi video clip che lo accompagnano, per citare, il video di Bad è stato girato dal grande Martin Scorsese. Le vendite però non sfiorano neanche lontanamente i numeri da record di "Thriller" e così fino al 1989 escono a raffica una serie di video ed un lungometraggio per "indurre all'acquisto" dell'album. Nel 1987 "The Way You Make Me Feel", nel 1988 "Man In The Mirror", "Dirty Diana" e "Smooth Criminal", nel 1989 "Leave Me Alone" (bonus Track per chi acquista il cd) e "Liberian Girl", quest'ultimo con l'apparazione di una miriade di attori, cantanti, produttori. Nel 1988 esce anche un lungometraggio "Moonwalk", che contiene le canzoni di Bad "Speed Demon" e "Smooth Criminal".

Le canzoni contenute nell'album, secondo me, sono ancora belle da ascoltare e da ballare. L'album inizia con la coinvolgente "Bad" con assoli di chitarra elettrica che caratterizzeranno non poco il suo stile musicale. La sopraffina "The Way You Make Me Feel" con qualche tocco di R&B qua e là per vivacizzare un po' l'ambiente. Un calo di stile si tocca con "Speed Demon" ma solo una cosa passeggera perché dopo vi è la dolce e afro (e aggiungo un poco melensa) "Liberian Girl". Un altro calo di stile per quanto riguarda i testi ma non per la musicalità si tocca con "Another Part Of Me", R&B anche qua.

Si arriva poi al duetto con Stevie Wonder con "Just Good Friend" ottima canzone da ballare e da ascoltare. "Man In The Mirror" è la prima canzone di MJ sui "problemi del mondo", resa molto carismatica da "ohhh"! e dai "stand up" e ancora dai "you know it". L'ottimo duetto con Siedah Garret "I Just Can't Stop Loving You", un lento misto al R&B, innalza il livello generale dell'album. Ora arrivano i carichi pesanti, "Dulcis in fundo", giù i cappelli, arrivano "Dirty Diana" e "Smooth Criminal". La prima è un gioiello rock da ascoltare e riascoltare, il secondo un pezzo ritmico da paura reso famoso dal videoclip (mitica la scena in cui sgretola la palla da biliardo e, con un passo di danza, soffia i detriti in faccia al classico energumeno da film poliziesco anni '50).

In quest'album sembra che MJ si stia rendendo conto che ormai la sua vita coincide solo con quello che dicono i mass media. La sua privacy non esiste più. E' pedinato giorno e notte, tutti vogliono sapere cosa fa, cosa mangia, come mai non ha una fidanzata ecc.
Come scrive nella sua autobiografia, la sua vita è un vero incubo. E alla domanda se è realmente felice, risponde che non lo sa... La sua ira nei confronti dei giornali scandalistici, la scaglia in una divertente canzone contenuta nel Cd di Bad. La scatenata "Leave Me Alone" (lasciatemi in pace), è proprio un urlo di rabbia contro le malelingue e le grandi "bufale" su di lui ma ormai il meglio è già stato fatto.

"Bad" è quindi un ottimo disco e dobbiamo dire bravo al buon Michael per aver retto anche minimamente il confronto con "Thriller".

P.S.= scusate, a "Dangerous" avrei voluto dare 4 stelle ma nella foga mi è scappato il voto standard (3), mi dispiace, lo giuro

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