Tendenzialmente non dovremmo preoccuparci troppo dei problemi che affliggono gli altri Paesi, giusto? E infatti un po’ è così visto che questo "Sicko" (2007), ennesima prova di film/documentario di denuncia ad opera di Michael Moore, ha racimolato SOLO 1 milione di euro di incasso in Italia, dietro The Prestige e Hostel2, per dire...
Ogni bravo italiano avrà pensato “cazzo me ne frega a me della malsanità che c’è in America?” quando invece, ad un attento esame avrebbe potuto fare, con le debite tarature, un discorso PERFETTAMENTE applicabile anche qui da noi.
In America questo ennesimo atto di denuncia mascherato da farsa, ha trovato parecchi ostacoli tant’è che il regista ha dovuto depistare i suoi detrattori depositando i master del girato originale in Canada e in varie località, onde evitare il boicottaggio da parte delle Aziende Sanitarie e delle Compagnie Assicurative a stelle e striscie.
Un film, come i suoi precedenti “Bowling a Columbine” del 2002 e “Farenheit 9/11” del 2004, intriso di amaro sarcasmo, umorismo macabro e chili di polemica disseminata qui e là e che ha creato un vero e proprio “filone” di film costruiti con lo stesso criterio (basti a pensare al nostrano “Viva Zapatero” della Guzzanti o al documentario para-ecologista “Una Scomoda Verità” promosso e sponsorizzato da Al Gore).
L’America, che molti considerano il Paese dei Balocchi, la Terra Promessa, il Paese delle Mille Opportunità è in realtà al 37° posto in quanto a efficienza del Sistema Sanitario (appena sopra la Slovenia, tanto per dire!), ma il fatto GRAVE che Moore denuncia è che quasi 50 milioni di cittadini NON POSSONO permettersi di pagare le spese sanitarie e accedere così a tutti i servizi a cui, teoricamente, avrebbero diritto. Questo considerato il fatto che, pochissimi possono permettersi di pagare le Compagnie Assicurative che subentrerebbero a pagare tutte le spese mediche occorrenti.
O paghi o son cazzi tuoi, in pratica! Il classico cane che si morde la coda, insomma.
Ecco così gente che si indebita la casa, ipoteca i gioielli di famiglia, si vende un rene se occorre per sostenere queste spese assicurative, in una corsa all’affanno insensata e veramente parossistica: AMMALARSI per pagare le spese per GUARIRE!
Ohh non che in Italia non abbiamo i nostri bei cazzi da pelare, eh?… vogliamo parlare della nostra malsanità? delle liste d’attesa infinite? Del nepotismo nelle carriere ospedaliere? Delle raccomandazioni sempre pressanti per elemosinare una visita specialistica nell’arco di pochi giorni “basta conoscere il tal dei tali e dire che ti manda Tizio”? I continui tagli da parte del Governo alla Sanità? I medici assenteisti che timbrano i cartellini e poi spariscono per giorni presentandosi solo quando si tratta di intascare lo stipendio a fine mese? Delle strutture miliardarie messe in piedi e abbandonate di lì a pochi mesi? Del mercato nero delle attrezzature pagate, ripagate a prezzi maggiorati e strapagate a caro prezzo smazzando i guadagni tra la cerchia ristretta di fornitori?
Stendiamo un pietoso velo, che è meglio.
Insomma, questo di Michael Moore non sarà certo un film d’evasione o un qualcosa per cui ci si rilassa divertendosi ma, al pari del nostro Grillo Nazionale, vuole provocare e suonare un campanello d’allarme per stimolare l’opinione pubblica su un’ennesimo caso di ingiustizia vergognosa e preoccupante. Come Beppe Grillo, infatti, Moore informa facendo filtrare sana ironia e intelligente provocazione al fine di smascherare le contraddizioni del Sistema Sanitario Americano. Film quindi di impegno e divertimento SI ma che, comunque, alla lunga risulta anche noioso in quanto la TESI viene perseguita e promulgata in tutte le salse, senza scampo e con poco contraddittorio tanto che alla fine risulta quasi "indigesto".
L'argomento "Sanità Americana", visto il nostro campanilismo che spesso non ci fa vedere più in là del nostro naso, troverà il tempo che trova qui da noi ma suppngo che, a giro lungo e senza aspettare troppo tempo, prima o poi troverà terreno fertile anche qui. Capiterà cioè che una Guzzanti, un Grillo o un “rompicoglione” qualsiasi, armato di cinepresa e qualche idea, si metterà a smascherare qualche nuovo Inghippo all’Italiana facendo crollare i troppi muri di omertà che si ergono a difesa di mille e più segreti che affliggono il nostro amato BelPaese.
Pensate forse che non ve ne siano a sufficienza di Casi da portare allo scoperto? Beh… l’Italia ne è piena se è per questo e li conosciamo tutti, più o meno, piuttosto: pensate che un qualsiasi film siffatto troverebbe un qualsiasi Distributore nelle sale di casa nostra? E pensate che gli ItaGLiani andrebbero poi a vederlo un film così? O che invece preferirebbero rincoglionirsi e fare come lo struzzo con la testa nella sabbia, sparandosi i film-panettone di Boldi & DeSica coi Parenti a Natale, che fa ridere grasso e non impegna?
La risposta la sapete da soli senza che vi imbocchi, giusto vecchi marpioni?
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