Siamo a metà dell' 800. Ada è una giovane donna rimasta vedova e muta in seguito a un trauma. Il suo unico tramite col mondo è la figlia undicenne che comunica con lei tramite il linguaggio dei segni. Vive in Inghilterra. A un certo punto uno sconosciuto proprietario terriero la chiede in sposa e i parenti accettano. Contro la sua volontà dovrà trasferirsi in Nuova Zelanda, dove quest'uomo sta sfruttando le potenzialità di questa terra ancora vergine e l'ingenuità degli indios. Ada vorrà portare con sè anche il suo pianoforte, ma il nuovo marito non ha intenzione di tenerlo in casa. Lo prenderà un uomo, che abita in una capanna di legno, anche lui inglese ma ormai integrato nella comunità india e per questo da tutti chiamato "il selvaggio". Ada è volitiva, rifiuta il marito con la stessa forza con cui desidera il pianoforte e stringe un accordo col "selvaggio": potrà recarsi nella capanna per suonare, in cambio insegnerà a quell'anima solo apparentemente rude la musica. Da qui in poi il piano è il filo rosso che attraversa una vicenda di amore, gelosia, violenza. Sullo sfondo della società coloniale inglese bigotta e tradizionalista, il canto di libertà di una donna che non si piega, che vuole vivere a suo modo.
Questo è "Lezioni di piano" palma d'oro a Cannes nel 1993, Oscar a Holly Hunter (Ada) e ad Anna Paquin (la piccola Flora), e "The Piano" di Michael Nyman è la colonna sonora. Ripercorre la storia del film che sembra essere interamente costruito su un solo tema musicale, quello che ritroviamo nella sua forma base in "The Heart Asks Pleasure First", tema che incontriamo praticamente ovunque nella pellicola e che altro non è se non la canzone che Ada ama suonare mentre "il selvaggio" Baines la osserva e piano piano si innamora perdutamente di lei. La stessa canzone che accompagna i giochi della innocente Flora nella foresta pluviale, la stessa che (appena inasprita da un arrangiamento più cupo) accompagna l'atto di violenza del marito di Ada, accecato dalla gelosia. In sostanza, questo cd è composto da un'unica canzone, ma l'estro di Nyman riesce, attraverso espedienti musicali a tratti geniali, a farla sembrare sempre diversa. Addirittura, in certi momenti, l'intensità dell'esecuzione è tale che sembra che le note di pianoforte parlino, ci raccontino la storia dal loro punto di vista, protagoniste di una vicenda amara e triste ma anche densa di speranza.
Come il film, così la musica che lo accompagna è un viaggio nelle emozioni dell'uomo che sono sempre le stesse ma si ripropongono il forme diverse, che possono essere delicate oppore devastanti. Le celeberrime note di Nyman sono spina dorsale e cornice di questo "dramma" diventando anch'esse, a seconda dei momenti, delicate oppure incisive. Voglia di lasciarsi cullare dalla musica, di lasciarsi andare nella magia tessuta dalle armonie, di lasciare che la partitura ci entri semplicemente dentro senza opporre nessuna resistenza, ecco il disco di Nyman. 19 tracce in cui il protagonista di fondo è l'amore, con quel retrogusto dolceamaro di malinconia che a volte celato, altre svelato, non può essere comunque scisso dall'apparente "beatitudine" che questo grande compositore ci regala.
Carico i commenti... con calma