"Il cigolare delle travi nascoste della casa secolare gli davano la sensazione di un pandemonio stridente.
L’oscurità brulicava sempre di suoni indescrivibili".
(The Dreams in the Witch House, H.P. Lovecraft)
Quando lo spesso tabarro cala sulle spoglie morenti del giorno un fitto tappeto sonoro s'acuisce nel buio.
I rumori delle tenebre sono una musica non addomesticata, suoni primordiali, simulacri del lontanissimo
passato. Nietzsche sostiene che il rumore ammazza i pensieri. In taluni casi li ispira, come è successo
a Michael Plater in "The Dreams in the Witch House". Questo lavoro, palesemente ispirato al rinomato
racconto di Lovecraft, custodisce un discreta gamma di spauracchi sonori avvicendati con agghiaccianti
tracce di synthesizer. Dissonanze asincrone producono una ninnananna spettrale che riecheggia nel
giardino del bambino che andò con le fate ("The Child That Went With the Fairies"), mentre nella casa in
fondo al viale i rintocchi del pendolo scandiscono l'ora del simposio degli spettri ("Where Ghosts Gather")
Diavoli errarti s'aggirano per le stanze vuote, attraversano il crepitio del focolare e, su per la cappa, si
perdono nella volta notturna verso l'ignoto. Prima che l'aurora vinca il buio c'è tempo per un'ultima danza
("The Dance of the Mermaids"), muovendo passi incerti a tempo di una gelida melodia, sputata fuori dalle
viscere del tempo.
"I sogni consistevano per la maggior parte in cadute vorticose in abissi senza fondo illuminati da una luce
fioca inspiegabilmente colorata e pervasi di suoni sconcertanti e caotici"
(The Dreams in the Witch House, H.P. Lovecraft)
L'oscurità sconosciuta è intorno a noi, dentro di noi e la luce oltre la foresta è raggiungibile percorrendo
un'impervio passaturo che taglia abissi imperscrutabili, in una infinità che dura solo dieci minuti.
Ebbene si, questo ep non va oltre i dieci minuti, ma i paesaggi sonori sperimentali (come lo stesso autore
definisce) insiti in esso, creano delle finestre temporali spalancate verso l'infinito. Tutti i lavori di Plater
sembrano nascondere un segreto, un oscuro enigma che si materializza ad ogni ascolto.
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