Il polistrumentista tedesco Michael Rother, dopo essere stato protagonista di uno dei progetti più importanti ed influenti dell'avant-rock di tutti i tempi (i Neu! fondati assieme a Klaus Dinger) e aver fatto parte sporadicamente di formazioni storiche come i Kraftwerk, realizzò a partire dalla seconda metà dei '70 una serie di album solisti di cui "Flammende Herzen" costituisce il primo tassello.

Composto e suonato quasi autonomamente, questo disco rispecchia in parte il percorso effettuato con i Neu! contaminandolo di sensazioni proto-newage e ripulendolo dalle patine krautrock che immancabilmente la scena tedesca aveva lasciato su tutti i suoi musicisti di quell'epoca. Rother lascia la sperimentazione per una più rassicurante atmosfera romantica (in senso propriamente Sturm und Drang) che attraverso ritmi semplici e melodie lineari - quasi minimaliste - genera vortici trasognati e onirici di lunga durata.

Se in parte le evocazioni proiettano immagini di lunapark fantasmagorici ("Karussel") e di album dei ricordi struggenti (Flammende Herzen), pezzi come "Feuerland" gettano ombre sinistre sulle pareti e la musica sfiora un misticismo pagano e urbano di notevole impatto.

Rother non sembra preoccuparsi di dimostrare un livello tecnico, quanto piuttosto una cifra stilistica che lo ha reso nome rilevante in un panorama - come quello teutonico - capace di condizionare fortemente tutta la musica contemporanea degli ultimi 40 anni. E se un disco come questo resta meno celebrato e conosciuto rispetto a quelli firmati dai Neu!, certo Rother è artista di statura che va ad affiancarsi ai vari Schneider, Fricke, Schulze a cui ci siamo più volte inchinati.

Carico i commenti...  con calma