Parlare degli album solisti di Michael Rother (Neu!) è veramente cosa difficile. Non perchè la materia trattata si ardua o complessa e irraggiungibile tranne che per pochi. No, anzi. Il punto è che ogni album (almeno di quelli dei '70) è un piccolo capolavoro, una gemma di bellezza che ti colpisce con le sue sfaccetature che ti cullano, con quelle linee armoniche e sintetizzatori magistralmente usati. Tutto perfetto, da "Flammente Herzen" a "Fernwarme". Album bellissimi presi singolarmente, ma se presi nel loro complesso, o semplicemente ascoltati uno di fila l'altro, bè ci si rende conto che, per quanto possano essere magnifiche le varie tracce, sembrano essere tutte figlie di una medesima idea. Ora manipolata, ora arricchita con effetti elettronici, ora ridotta all'osso in stile Neu!, sembra davvero tutto un rimasticamento continuo di un intuizione geniale. Prendiamo ad esempio questo "Sterntaler" che è il secondo lavoro come solista: una griglia di tocchetti chitarristici apre il disco. E' "Sonnenrad" un brano più Rotheriano dello stesso Rother, ci porta dentro questo lavoro più diretto rispetto al precedente, e forse non da meno. Si passa per la malinconica e senza tempo "Blauer Regen" con quella sensazione note-suonate-nel-vuoto un po come Flammende Herzen. Da notare anche la romantica "Fontana Di Luna" struggevole e incantevole, sicuramente tra i migliori pezzi del tedesco da solista e la bella title track. L'album (riedizione del 1993) si chiude con altri due brani che nulla aggiungono e nulla tolgono al lavoro iniziale.
Come giudicare questo album?
Due sono le scelte:
Ottimo album, perchè in effetti all'ascolto è un album stupendo;
Ennesima solfa di uno che ha capito come gira il mondo e cerca di ripetere la stessa formula vincente;
Ascoltate e datevi voi una risposta, magari troverete pure una terza scelta. Personalmente l'ho trovata.
Io amo quest'album e il precedente, e amo Rother e la sua chitarra e obbiettivamente ascoltando i primi quattro lavori ammetto che il tema non cambia ma rimane pressocchè lo stesso. Ma non so come spiegarvelo a parole. E' un po come l'amore, non sai spiegarti perchè fai determinate cose, magari giudicate da te stesso a freddo come ridicole, ma le fai. Perchè sei innamorato e non c'è spazio per la razionalità in amore. Quando ascolto quest'album, o tutti e quattro uno di fila all'altro, rimango sempre incantato e mi perdo nel mio mondo mentre cerco di costruire scarabocchiando un castello in aria rosa, non mi sfiora manco l'idea che magari c'è del plagio o cosa. Quando ascolto quest'album, lo ascolto col cuore, acceso dalle fiamme di chi, con un paio di tocchi di chitarra e synth, sa farti vedere l'aurora boreale dalla luna.
Carico i commenti... con calma