Storia essenziale della musica elettronica



II. Henry e il Rock Électronique



L'elettronica è, nel fermento degli anni '60, appannaggio di una colta elite di sperimentatori. Nessuna origine popolare nella musica sintetizzata: non le origini terrene del blues, non i primordi folklorisitici del rock; la musica elettronica nasce nelle nicchie di avanguardia. In queste ultime essa assume, oltre al carattere dell'esclusivismo, la nota distintiva della ricerca sperimentale. È nato lo strumento elettronico prima della musica: sta adesso al compositore forgiarne le caratteristiche peculiari. Nei deserti spirituali di Varèse, come nella Gesang di Stockhausen l'elettronica è appena comparsa nelle vesti di contrappunto sperimentale: nastri magnetici e oscillatori hanno assolto una sola parte del discorso musicale, non il centro focale dell'opera finita; i primi poemi elettronici altro non sono che un ensemble di strumentazioni acustiche in cui l'elettronica appare come semplice companatico rumoristico.

Il genio precoce di Pierre Henry avrebbe, dopo i primi esperimenti concreti, gettato il primo ponte tra la sperimentazione di avanguardia e l'elettronica moderna. È il 1967 quando, grazie alla collaborazione col compositore Michel Colombier, vede la luce la lungimirante "Messe Pour le Temps Présent", ultimo tra i pilastri portanti della produzione "concreta" della scuola schaefferiana. In essa per la prima volta l'elettronica di avanguardia compare rivestita di un suono moderno, facendosi forte delle ultime esperienze rock della scuola britannica: attraverso la forma della composizione breve la Messe si fa promotrice di quella che sarà la musica elettronica popolare, autocelebrandosi in qualità non solo di liturgia del presente, ma anche di profezia del futuro. La svolta è racchiusa nella prima parte dell'opera, di essa omonima, ripartita nei cinque ingegnosi scherzi di Prologue, Psyché Rock, Jericho Jerk, Teen Tonic e Too Fortiche; in questi dodici minuti complessivi la sperimentazione prende una piega nuova, abbandonando quasi del tutto le velleità rumoristiche della musica concreta: l'elettronica assume, oltre all'agognato e dovuto ruolo di centralità dell'opera compositiva, la nuove veste melodica, aprendo le porte alle più tradizionali e note forme di musica techno-rock. Attraverso le intuizioni ballabili di Teen Tonic e Jericho Jerk Henry e Colombier forgiano i primordi della musica popolare, abbandonando le digressioni sinfoniche di Varèse e Boulez: non è un caso che il genio compositivo di Danny Elfman si sia ispirato a un brano come Psyché Rock per il tema di una nota serie cartoon televisiva.

La Reine Verte, secondo episodio dell'opera, incanala la Messe sui binari della sperimentazione concreta, lasciando per strada le peculiarità rock di Too Fortiche: Marche Du Jeune Homme/La Reine et Les Insectes è un affascinante pastiche elettroacustico ove canto vocale e controcanto elettronico richiamano alla memoria la Gesang di Stockhausen, mantra descrittivo che trova compimento nel successivo Rock Électronique, già lontano diverse iarde dalle sensazioni techno-rock del pentateuco precedente, sperimentale al pari delle digressioni concrete del Groupe de Recherche schaefferiano. La Messa affoga così nella sperimentazione amelodica di Voyage, terzo tassello dell'opera, ove le sonorità liquide di Divinités Paisibles tradiscono l'interesse di Henry nei confronti dell'uso ambientale della musica elettronica; messa profetica anche in questo senso, squisitamente sperimentale, ma lungimirante: gli acquerelli della "Picture Music" di Schulze sarebbero comparsi sulla scena pochi anni dopo, prima di dare il la al primo grande capolavoro di ambient music di ogni tempo, la "Music for Airports" di Brian Eno. L'opera giunge a termine attraverso Variations Pour Une Porte Et Un Soupir, quarto e ultimo capitolo dedicato ai più tradizionali esperimenti della scuola di musica concreta.

La "Messe Pour le Temps Présent" avrebbe suo malgrado cambiato la storia della musica elettronica. Ancora legata alla sperimentazione concreta, elitaria e impopolare, ma in grado di fornire per la prima volta una veste moderna del sound elettroacustico. Già rock, ma al di fuori del rock. Già della cultura popolare, ma al di fuori del popolare. Già del futuro, ma ancora legata al presente. Illuminante.

Prima di poter percepire l'elettronica come fenomeno di massa bisognerà aspettare ancora qualche anno...



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