Può darsi che i miei gusti in fatto di uomini possano essere discutibili: per quanto riguarda il mondo che qui più attentamente osserviamo, ho già avuto modo di dimostrare il mio amore per Paul Weller, ad esempio. E anche per Ronno (auguri Mick, che oggi sarebbe stato il tuo compleanno). Si può affermare che forse io sia attirata dai capelli biondi, tinti o autentici che siano? Non è così: vogliamo parlare delle dita di Miles Davis? Peraltro anche lui avrebbe compiuto gli anni oggi, auguri Man with the horn (horny come pochi altri!).

Siccome sono romantica, è di Mick Ronson che vorrei scrivere: più bello di David (credetemi, pare che ai tempi di Ziggy e i ragni marziani le ragazze avessero occhi più per lui che per il cantante), un suono inconfondibile. Bowie ha detto che Ronson aveva una personalità provocatoriamente maschile, così insieme formavano lo yin e lo yang della band (parole sue, io, yin e yang non è cosa che mi appartenga).

Gentile è l'aggettivo che tutti utilizzano per descriverlo. A me, quello che mi colpisce di più di lui è come si sia dedicato a fare grandi cose per gli altri. Non solo Bowie, ma anche Lou Reed (ma che capolavoro è Transformer?). Non dimentichiamo tutti gli altri con/per i quali ha lavorato, dai più famosi (così a casaccio alcuni nomi come Bob Dylan, Elton John, Morrissey, Annette Peacock, non dimentichiamo Ian Hunter ma l'elenco è ancora lungo) a quelli meno famosi, come i fiorentini new wave Moda (ho detto Moda, non Modà!) di Andrea Chimenti e Fabrizio Barbacci, con i quali ha condiviso un appartamento a Torino durante la registrazione di Canto pagano. Passione quindi, no businnes. Ho letto un'intervista su quella collaborazione..

Barbacci ricorda che Ronno non si sottraeva al racconto dell'epoca Bowie. Fra le altre cose disse che Bowie non l'aveva avvisato che quello tenuto all'Hammersmith Odeon il 3 luglio 1973 sarebbe stata la fine di Ziggy e gli Spiders from Mars. Mick lo apprese insieme al pubblico. Tuttavia Mick non dimostrava rancore. Secondo me era una persona felice. Felice e dotata come pochi,

E quando guardo come si mangia Bowie (specie nella seconda parte della canzone) in questa versione live di Space Oddity, vedo molte cose, non proprio carine per quello che riguarda David. Che perdóno solo per la faccia e la voce che che fa intorno a 3:40 quando dice Tell my wife I love her very much she knows. Beh, là Bowie è stato grande! Per il resto...io sento Mick!

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