A mio parere non esiste miglior modo per ascoltare davvero musica che quello di rilassarsi in una stanza completamente buia con un paio di cuffie alle orecchie. Questo è vero soprattutto per quel tipo di musica che mi piace definire "intimista", ovvero quella musica che non chiede altro che restare chiusa nello spazio delle nostre percezioni, che disegna scenari così intimi, in modo tanto discreto, che nessuna distrazione deve permetterci di interferire con essa. A questa tipologia appartiene Shopping for images del trio norvegese, tutto al femminile, Midaircondo.
Già dalla prima traccia, "Although I Heard" si intuisce la linea che, più o meno, pervade l'intero lavoro. E' un loop elettronico delicatissimo, quasi piangente, su cui vanno a stratificarsi diversi effetti umoristici e un timido piano. Un mix d'elettronica e strumentazione su cui si affaccia una voce sussurrata. Viene subito in mente Bjork; ma se nei lavori dell'islandese le stupende evoluzioni vocali sembrano scalare le vette innevate di paesaggi nordici, qui invece queste sono osservate dal caldo di una baita.
Il cd prosegue timidamente, quasi sussurrato con splendidi pezzi come "Could You Please Stop", o la stupenda monotonia di "Eva stern ,shake it" e "I'll be waiting". Un cambiamento in chiave meno melodica con "Lo-Fi Love" e "Perfect Spot", ma con la preziosa "Serenade" si riprende la linea in cui le Midaircondo sanno esprimersi magnificamente, e che proseguirà per i restanti pezzi, fino agli scampanellii di "Who's playing" che tanto ricorda la Bjork di Vespertine.
Il lavoro delle Midaircondo è in definitiva, un piccolo gioiellino tutto da godere. Pervasi da un intimo minimalismo elettronico e da una splendida delicatezza, i loro pezzi sono piccole gemme sbocciate nell'inverno norvegese fatte per ammaliare l'animo dell'ascoltatore.
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