Questa recensione vuole essere un omaggio tributo ad uno dei più straordinari cantanti usciti dagli anni ottanta in ambito hard-metal.
Midnight, il cui vero nome è John Patrick McDonald è morto una settimana fa, l'8 Luglio 2009, per un presunto collasso fegato -renale. MIDNIGHT fu il cantante di uno dei gruppi Metal piu' originali degli anni '80, ma sicuramente fra i più sfortunati e sottovalutati, i CRIMSON GLORY. Un gruppo che aveva tutte le carte in regola per diventare un colosso della musica metal americana ma che invece rimarrà per sempre relegato a gruppo di culto. Originari di Sarasota (USA), sono autori di almeno due classici che meritano di stare tra i migliori dischi di Metal proveniente dagli Stati Uniti, ossia il debutto omonimo del 1986 e il secondo "Transcendence" del 1988. Fautori di un di un power metal tipicamente americano che inglobava al suo interno elementi quasi progressive, famosi per le maschere argentate, che per buona parte di inizio carriera, coprivano i volti dei membri della band dando compimento all'oscurità e al misticismo dei loro testi. Il terzo album della band "Strange and beautiful" vede un cambiamento quasi radicale dei suoni , che si avvicinavano sempre piu' ad un classico hard rock di matrice zeppeliniana. Fu un disastro commerciale e di critica. Midnight lasciò il gruppo e per dieci anni non si seppe più nulla di lui. Tanto che si ipotizzarono leggende attorno alla sua scomparsa. I crimson Glory si riformarono nel 1999 con un altro cantante , ma la magia era svanita...
Ma chi fu Midnight? Fu uno di quei cantanti in grado di reggere il confronto con i grandi screamers del genere e possibilmente di inglobare nella sua voce le caratteristiche dei migliori Dickinson, Tate, Dio, Halford e Plant. Non male direi. Se gli inizi nella band madre furono all'insegna di un voce che andava sù fino a toccare vette inimaginabili e la sua presenza sul palco molto teatrale e ad effetto, con gli anni si spostò verso una voce più calda tanto da sfiorare il suo mito di sempre Robert Plant.
Questo disco, sancisce definitivamente il ritorno sulle scene di Midnight dopo un anticipo "M", mini cd acustico del 2001.
Uscito nel 2007, Sakada, vede Midnight ritornare verso quelle sonorità Plantiane che voleva imporre al gruppo nel lontano 1991. Non cercate quindi il Metal dei Crimson Glory qui dentro perchè rimarrete delusi, però potreste scoprire la vera anima di questo artista. Dai momenti più duri ed Hard rock come l'iniziale "Incubus" o "Little Mary Sunshine", "Pain" e "War", psichedeliche e al confine del noise in alcuni momenti.
A prevalere è comunque l'aspetto mistico e orientaleggiante di Midnight come in "Berber Trails", "Miss Katie" o nella title track "Sakada". Ballads dal sapore quasi country e bucoliche sono invece le acustiche e finali "Lost Boy" e la spiritosa "Cat Song" dove la parolina Pussy compare qua e là.
Un plauso va inoltre alla band che lo accompagnò e che con lui scrisse tutte le canzoni, ossia Scott Gibson e Phil Anderson in primis e ai vari ospiti impegnati in strumenti poco convenzionali come flauto e banjo.
Un disco vario musicalmente, in grado di mettere in risalto le capacità naturali di Midnight, a suo agio in ogni tipo di songs e che certamente prometteva un rientro stabile del nostro nel music business. Ma qualcosa è andato storto. Nel momento di una possibile reunion in formazione originale dei Crimson Glory, Midnight si fa arrestare alla guida di un auto in stato di ebrezza. Niente reunion e forse era solo un'avvisaglia del suo carattattere debole e disturbato che lo hanno portato a soli 47 anni a perdere la vita distrutto da chissà quali abusi.
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