Miguel Angel Martin, spagnolo, autore di questo fumetto, è un pazzo psicotico. Non è un tipo raccomandabile ai deboli di cuore. Ha scritto solo ed esclusivamente opere il cui scopo è cercare deliberatamente di scardinare il lettore dal sonno della ragione (che genera mostri), e per farlo usa immagini shockanti che non possono lasciare indifferente chi le guarda. Le sue opere più note e per un target più ampio, come l'acclamato "Brian the Brain", pur non presentando scene forti a livello visivo, persuadono il lettore con situazioni scomode e spesso disturbanti. Le sue opere meno note e per un target più ristretto, come l'indiziato "Psychopatia Sexualis", traviano il lettore con immagini e scene così forti da impedire spesso, fisicamente, di proseguire nella lettura: "Snuff 2000" fa parte di questa seconda categoria.

La copertina sembra innocente, così minimale, composta con colori primari splendidamente accordati: ma non è così l'interno. Cinquanta pagine in cui sono descritte le bizzarre avventure di due distinti signori (incappucciati in maschere antigas) che nella vita realizzano filmini. Ultraviolenti. Terrificanti. Amorali. Disgustosi. E lo stile di disegno è così semplice, pulito, elegante persino, che le storie (brevissimi capitoletti autoconclusivi) ci appaiono ancora più crude e mostruose. Martin non si (ci) fa mancare niente e nel corso della lettura del breve volumetto s'incontrano torture a bambini, violenze sessuali di varia forma e tipo, mutilazioni corporali, uro & coprofagia ed altro ancora, il tutto ripreso da telecamere la fine di produrre degli snuff movie da vendere tramite un mercato sotterraneo, che il fumetto ci fa intuire essere molto esteso e ramificato.

Un commento pubblicato in quarta di copertina fa notare che il fumetto è una grande metafora sui mass media: ha ragione, lo è. È un modo veramente sconvolgente di criticare la società contemporanea, ma se l'autore non avesse calcato la mano probabilmente l'opera avrebbe perso mordente e significato. L'orrendo mercato umano del fumetto è lo stesso mercato dei sentimenti in TV, sui giornali, su Internet, e l'Artista svolge l'operazione intellettuale di ricerca e divulgazione del marcio. Martin, fumettista per professione, chirurgo interiore per vocazione, ha deciso di buttarci in faccia l'orrore del mondo in cui viviamo utilizzando una metafora molto dura, ma straordinariamente efficace. La sensazione di nausea che provoca il fumetto è il disgusto che dovrebbero provocare i programmi TV in cui si commercializzano i sentimenti, in cui si sfruttano i bambini, in cui viene mostrato ciò di cui non avevamo assolutamente bisogno. Voyeurismo gratuito, sensazionalismo lipstick e glamour pacchiano. Il pazzo psicotico è un Artista geniale, disperatamente anarchico ed intelligente.

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