"Live In Cartoon Motion" è il primo album dell'astro nascente Mika, da poco messo sotto contratto dalla Columbia Records, scelta fin'ora azzeccata a quanto pare, visto il successo del ricciolone.
Il cantante di origini libanesi mostra di avere un grande talento, sia vocale (riesce a raggiungere l'estensione di Freddie Mercury anche se con l'ausilio del falsetto), sia compositivo, ma soprattutto si dimostra in grado di staccarsi da quel modo odierno di fare musica che tutti noi conosciamo (amore, amore, amore mieloso, eccheppalle) proponendo un pop (sì pop) gioviale, fresco e generalmente ben fatto. Il "generalmente" è d'obbligo perché ascoltando il ciddì si nota come i buoni episodi si alternano con le ingenuità abbastanza frequentemente. Niente di particolarmente grave, per carità; musica che piace al ceto medio. "Lollypop", filastrocca infantile, "Stuck In The Middle", retta dal pianoforte e la noiosa "Any Other World" sono i pezzi più deboli che comunque non abbassano la qualità generale del discreto disco.
Si intravedono molte contaminazioni nello stile di Mika: Prince innanzitutto, poi saggi vocali tipici di Mercury ("Grace Kellly") e falsetti alla Scissors Sisters qua e là in generale, come in "Love Today", un Robbie Williams odierno ("Big Girls") e agli esordi ("My Interpretation", "Billy Brown"). Poi, qualche sprazzo di dance nemmeno poi così suo ("Relax, Take It Easy", riprende la linea melodica di "Died In Your Arms" dei Cutting Crew) e infine la pomposa ballata pop/gospel "Happy Ending" ripiena di falsetti.
Il lavoro di questo eclettico cantante si è dimostrato discreto, niente di rivoluzionario, non da 5 stelle debaseriane ma nemmeno una schifezza da 1.
Speriamo solo che si confermi e che non si conformizzi per piacere agli eunuchi che sovente si vedono in giro.
Per ora, bravo Mika!
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