Pure quand'ero pischello questo film aveva un nonsochè di strano; quando mi capitava di vederlo in qualche pomeriggio buttato via, mi sembrava a dir poco trascurabile. Forse era il VHS che era un cesso, pieno di disturbi, salti di colore e scuro come l'inferno; o forse era il personaggio di Flash Gordon che per noi cresciuti negli '80 era ormai out-to-date. Sta di fatto che non mi fece mai grande impressione, è uno di quei film che guardi senza neanche gustartelo e che poi ti dimentichi in fretta.
Beh, per qualche cazzo di motivo io e un mio amico l'abbiamo ripescato in streaming un paio di settimane fa e abbiamo risolutamente preso la malsana decisione di vedercelo. Visione autopunitiva assicurata? Sì e no.
Intendiamoci, a un primo approccio il film è davvero un mezzo bidone; regia sciatta, sceneggiatura scontata e lineare come un encefalogramma piatto (Cattivo attacca la Terra - Eroe si confronta con Cattivo - Eroe prende mazzate per due ore - Eroe sconfigge Cattivo/Salva la Terra - Eroe si tromba la Squinzia), inquadrature e dialoghi degni davvero di un fumetto, effetti speciali piuttosto rozzi. Per non parlare di quel minchione di Sam Jones, pannocchione da due lire che interpreta un Flash Gordon che sembra abbia subito una lobotomia.
Eppure c'è un eppure. Ho trovato un non so che di coinvolgente in questo polpettoso kolossal per metà di sangue italico. Gli effetti speciali sono sì elementari, ma la loro rudimentale grazia artigianale li rende genuini e a loro modo efficaci e coerenti. Così come seducenti e ammirevoli sono le scenografie e i costumi, forse il vero punto forte del film. Certe maschere sono grottesche e simpatiche, i costumi in generale sono ottimamente curati e Max Von Sydow agghindato di Ming The Merciless è proprio azzeccato.
La mano del produttore De Laurentiis fu fondamentale per dare al film quest'impronta artistica che a tratti rimanda alla scenografie e agli allestimenti teatrali. Un marchio di fabbrica che per certi versi precorre quello che si riconoscerà anche in alcune grosse produzioni successive, prima in Conan The Barbarian e poi, almeno in parte, in Dune. Pellicole con ambizioni ben diverse che però condividono con il film di Mike Hodges il fascino patinato e barocco di tutto il comparto artistico e scenografico. Peccato che la mano di De Laurentiis si faccia sentire anche nella caratterizzazione dei personaggi, da lui voluti troppo spesso parodistici e caricaturali. I risultati di questa impostazione sono fiacchi e spesso involontariamente ridicoli; un tono più asciutto e ombroso avrebbe certo giovato alla credibilità del film. Un plauso va senz'altro al memorabile Ming di Von Sydow; menzione d'onore invece per Ornella Muti nei panni della sexy troiona Principessa Aura, che nonostante le doti recitative non spiccate e l'inglese improponibile, di certo fa una figura ben più dignitosa della scialba Dale Arden.
In definitiva Flash Gordon è un peplum fantascientifico più vicino a Maciste che a Star Wars (anche se le citazioni in merito, per quanto ingenue, non mancano); c'è dentro un po' di tutto, dalle suggestioni erotico-sadomaso alle sequenze filmbruttesche autopunitive, dai gustosi momenti freak alle zoppicanti parentesi comiche. Spassoso anche il climax finale con l'aerogibile Ajax, un'astronave con un design magnificamente kitsch preso direttamente dalle strisce del fumetto anni '40, che sarà anche l'arma per la sconfitta di Ming e il telefonatissimo trionfo dell'eroe.
Film rivalutato? Non proprio, rimane un boccone non esattamente facilissimo da mandare giù. Però mi sono scoperto ammirato e affascinato nel rivederlo di adulto; ci ho trovato la passione e l'impegno di un modo ormai quasi perduto di fare cinema, oltre che una buona dose di genuina cazzoneria che tutto sommato non guasta mai. Becero e bizzarro, immaginoso e ingenuo, Flash Gordon è a suo modo un cult. Non so quanto sia efficace come trasposizione di un fumetto che di fatto non conosco, ma l'immaginario esotico da planatary romance evocato da Hodges e soci è in fin dei conti vispo, spesso improponibile, a volte gustosamente kitsch e grottesco.
Ah, si vocifera di un reboot o un sequel in casa Fox; nel caso, mi sa che a sto giro a farla da padrone sarà la CGI... “O gran bontà de' cavallieri antiqui!"
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