Si può essere attratti da un film solo guardando la locandina cinematografica? Poteva succedere ai tempi della massiccia presenza sul territorio di sale cinematografiche e se poi si aggiunge il fatto che, quando uscì il film "Conoscenza carnale" , il sottoscritto era un adolescente in piena tempesta ormonale, potete ben immaginare come provai un certo turbamento nel vedere la locandina del film. L'unico problema era semmai costituito dal divieto di visione ai minori di 18 anni, ma fu solo questione di pochi anni per ovviare all'ostacolo. E così, una domenica pomeriggio, insieme a due compagni di classe liceale ci recammo in un cinema di terza visione a Milano (per inciso da anni al suo posto è subentrato un ristorante pizzeria e ciò è motivo di un certo rammarico) ove proiettavano la pellicola ed alla cassa non facevano questioni sulla nostra reale età (il gusto del proibito...). Certamente, in considerazione anche del fatto che negli anni '70 non mancavano film provvisti di scene di nudo, l' opera non ci dispiacque e però, per parte mia, devo dire di aver apprezzato sempre di più il film nel corso dei decenni successivi. E questo per il semplice motivo che "Conoscenza carnale" è un titolo scomodo non solo per i tempi in cui uscì (1971 negli Usa e all'inizio del 1972 in Italia), ma tuttora stimola a riflettere sulla difficoltà nei rapporti fra i sessi, tanto da indurre a pensare che esista una guerra fra dimensione maschile e dimensione femminile. Un tema vecchio quanto il mondo e decisamente vasto.
Il film, diretto da Mike Nichols (lo stesso del celebre "Il laureato") e sceneggiato dal cartoonist Jules Feiffer, segue le traversie sentimentali e sessuali di due studenti universitari (Jonathan e Sandy) nell'arco di un ventennio, partendo da un college universitario Usa di fine anni '40 fino all' epilogo fra la fine degli anni' 60 e i primi anni '70. Lo sfondo temporale è quindi la fase di passaggio da una società yankee ancora puritana e sessualmente inibita ad una differente investita dalla liberalizzazione dei costumi, con relativa liberazione sessuale ed emancipazione femminile (sfociante nelle rivendicazioni femministe). Data questa cornice generale, i due protagonisti maschili (Sandy più timido rispetto a Jonathan dongiovanni impenitente) avvertono, nelle loro differenti esperienze, che il predominio maschile è ormai messo in discussione e crisi. Ma c'è soprattutto dell'altro, ovvero la condotta limitata di chi come loro (specialmente Jonathan) vive l'amore verso l'altra persona prendendo più di quanto sia disposto a dare. Insomma, non è un modo equilibrato di amare (come dovrebbe essere) bensì è una pratica intensa di vita sessuale fine a sé stessa. Ovvio, quindi, che i due giunti alla mezza età saranno molto disillusi e se Sandy cercherà di ringiovanire convivendo con una ragazza hippy, Jonathan ormai affetto da problemi erettivi si ridurrà a provare piacere sessuale frequentando una prostituta d'alto bordo.
In premessa ricordavo come il film risultò scomodo per il pubblico nei primi anni '70. Ed è presto detto che, proprio in una fase storica in cui era molto sentita socialmente l'esigenza di vivere in modo più disinibito la dimensione sessuale, una pellicola come "Conoscenza carnale" (un titolo già evocante la tradizione biblica) poteva apparire un po' moralistico nonostante i dialoghi dei personaggi fossero improntati ad un certo turpiloquio (e ciò suscitò un certo scandalo). Eppure, a favore dell'opera, gioca l'aver intuito e accennato il fatto che la liberazione sessuale avrebbe comportato prima o poi non solo benefici ma anche danni. Ed infatti, per quanto circolasse a quei tempi in alcuni ambienti giovanili una battuta del tipo "sesso libero in libero stato", la pratica della coppia aperta ha generato anche la crisi di tante coppie. Insomma la felicità sessuale non era proprio dietro l'angolo, a dimostrazione di quanto i rapporti fra i sessi siano complessi. Come a voler dimostrare che l'amore non è proprio un pranzo di gala, ma semmai un confronto serrato fra due persone che non sempre possono risultare in sintonia. Indubbiamente, dopo la visione di "Conoscenza carnale", si percepisce una visione della vita intrisa di tristezza cosmica, ma viene proprio da commentare, con i francesi, che "c'est la vie".
Un film, quindi, la cui visione stimola la riflessione, oltre ad avere come punto di forza la recitazione impeccabile sia delle attrici Candice Bergen e Ann Margret (questa molto attraente), sia degli attori Jack Nicholson (nei panni dell'intraprendente Jonathan) e Art Garfunkel (il timido Sandy) indimenticabile non solo per essere stato il sodale musicale di Paul Simon, ma anche un attore di grande talento come in questo cimento.
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