Quella cosa (come altro definirlo?) postmoderna che porta il nome di Mike Patton l'altra sera suonava a Pordenone.
Visioni mistiche nella campagna friulana.
Questa volta Michelino è andato nella Pat-Caverna e ne ha tirato fuori il vestitino da super-eroe del pop: Peeping Tom.
Il Deposito Giordani è sperduto in mezzo ai boschi e giunti sul posto troviamo un capannone industriale adibito a locale. Ci sta.
Quando entriamo sul palco si stanno esibendo i Dub Trio, che accompagnano Patton in tutta la tournée non solo come gruppo spalla e co-autori di un brano dell'ultimo album, ma come vera e propria band di Michelino.
Buttano fuori un suono che è bello appiccicoso, pesante, resinoso. Da risentire.
Poi comincia lo show (e credo che questa parola sia molto cara al Pattone) e lui entra: sembra appena uscito da una villa di Santa Barbara a Los Angeles.
Che lui è un animale da palco è cosa nota, la prima cosa che ti viene in mente è: stile.
Lo vedi sguazzare nel pop senza mai sporcarsi le mani in banalità, rimanendo sempre sul filo tra l'ironico e il geniale. Alterna momenti in cui ti ricorda che lui sull'argomento cross-over avrebbe qualcosa da dire, ad altri in cui, se fossi un rapper, ci penserei su un pochino sulla mia scelta. Bottigliette di classe pura buttate dal palco.
Tra l'altro, siccome l'agenda del Michelino è come il cappello a cilindro del mago, c'è un certo signor Rahzel (o Rosario stando alle presentazioni di Patton, che sembra aver imparato l'italiano dalla trilogia del Padrino più che dalla ex moglie) ad accompagnarlo sul palco; ed è uno show nello show, perchè il tizio da New York deve esserci mangiato una TR-909 da piccolo e non averla ancora sputata.
I pezzi rimbalzano via veloci, lui è ovviamente in tiro e la gente si diverte.
Il tutto non dura più di un'ora e mezza, in cui si condensa solo una porzione dell'universo Pattoniano, ma basta e avanza.
Uscendo abbiamo notato una roulotte agganciata al traino del suo pullman da tournée . Probabilmente è dove lo tengono improgionato tra una data e l'altra.
Oppure è solo il mezzo di trasporto del suo ego.
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