Mike Stern lo riconosci subito. Ha un sound molto originale, che scaturisce dalla sua bellissima Telecaster stramodificata. Mike è un chitarrista jazz, ed è fra i migliori in circolazione, come ci ricorda la bellezza di questo "Who Let The Cats Out?", datato 2006.
Lasciatevi trascinare dal fantastico opener "Tumble Home" (Bob Franceschini al sax e Kim Thompson alla batteria in grande spolvero). Lasciate che Mike vi trasmetta la sua partecipazione in ballate come "All You Need" e "We're With You", dedicata a Franceschini, la cui moglie è morta mentre il sassofonista era in tour con Mike nel 2005, e a Michael Brecker, che purtroppo morirà un anno dopo l'uscita del disco.
Mike ci sa fare, ragazzi, e pezzi come "Language" stanno lì a dimostrarlo. Mike non è uno che ti mette 35 note al secondo solo per farti vedere che lo sa fare. E lo sa fare, poi. Mike sa gasarti, come in "Roll With It" (dove, per una volta, Victor Wooten sleppa senza esagerare) e in "KT" (in onore di Kim Thompson), dove Stern si scatena e parte in quarta (ma sempre con eleganza e gusto, sa sempre quando fermarsi insomma), così come Roy Hargrove che fa i numeri con la sua tromba.
Il pezzo migliore di "Who Let The Cats Out?" è sicuramente "Good Question": brano perfetto. Grande Richard Bona al basso e alla voce scat, supportato alla batteria dall'immenso Dave Weckl. Grande Mike che ci regala un assolo da manuale, e soprattutto fantastico tema di sax, da restarci secchi.
Questo disco è un ottimo esempio della classe che contraddistingue quest'uomo. E' una persona che ci mette l'anima quando suona, e si sente. Supportato da sidemen di prima scelta, oltre a quelli già citati c'è da ricordare Anthony Jackson (basso in "Blue Runway"), Gregoire Maret (armonica in "We're With You" e "Texas") e Jim Beard (piano, organo, clavinet e sintetizzatore, oltre alla produzione del disco, Stern ci regala un album semplicemente bellissimo e suonato in maniera divina, con testa e cuore.
Lasciatevi avvolgere dal suono caldo e rassicurante della sua chitarra, chiudete gli occhi e viaggiate lontano, o ballate senza freno al ritmo swing di questo ragazzino con trent'anni di carriera alle spalle. Mike ci sa fare, ragazzi.
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