Milosh
Meme

Plug Research è lieta di presentarvi “ Meme” .

A due anni di distanza dal formidabile esordio che lo ha fatto conoscere al mondo (“You Make Me Feel” 2004), il torontoniano Mike Milosh torna con un’altra gemma electro-pop di rara bellezza. Ancora una volta le eleganti e raffinate architetture elettroniche vengono fuse ad un anima suol e sostenute da un ottimo songwriting, e ciò che ne deriva è un emo-electro-indie-pop di notevole fattura.

Milosh con le sue delicate melodie post moderne dipinge onirici e armoniosi quadri neoromantici dalle tinte malinconiche e lo fa con una disarmante e adorabile sincerità. Così come lo era stato nel precedente disco, il tema portante continua ad essere l’Amore, anche se i sentimenti espressi in “Meme” non sono più quelli ilari di due anni fa.

La dolorosa fine di una storia (“It’ s Over”). Il malessere esistenziale che ne deriva (“Falling Away"). Il tormento che non ci fa chiudere occhio durante la notte (“Couldn’ t Sleep”). Il periodo successivo in cui le sicurezze vacillano, e si cerca di trovare una via d’uscita da questa asfissiante spirale di tristezza (“I’m Trying”). Il vagare anonimi, a capo chino, per le strade mentre ogni luogo è così mestamente familiare (“The City”). Finché finalmente le cicatrici non iniziano a rimarginarsi e quel tanto agogniato spiraglio di luce non ci indica la strada giusta da percorrere per ricominciare a vivere (“This Way”).

Capace di comporre splendida musica dalle sognanti atmosfere sperimental-cinematografiche, abile narratore di storie di vita quotidiana, il giovane canadese di talento ne ha veramente tanto, oltre a essere dotato di eccezionali pliche vocali che gli permettono di generare modulazioni sonore piene di enfasi e calore. E’ proprio grazie alle sue capacità vocali che, ascoltando i brani contenuti nell’ album, ci si rende conto di quanto la “fredda” elettronica possa suonare calda, come l'R&B, come il tepore di un amorevole abbraccio, lasciando l’ascoltatore ineluttabilmente estasiato dinanzi a sì tanta bravura.