Sei su DeBaser, cerchi la recensione del tuo gruppo preferito, la cerchi dappertutto, pensi "boh, forse qualcuno l'avrà messa per sbaglio nella sezione film..." e pure li niente, vuoto, zero totale, non ci sta proprio. La cosa brutta è che nel cercare magari noti pure che ci sono ben 2 recensioni di quei fighetti\modaioli\succhiacazzi dei Bring Me The Horizon (con tutto il rispetto per i recensori...) o peggio, per esempio, i sopravvalutati A Day To Remember. Ragazzi, me l'avete fatta proprio uscire stavolta: ma come cazzo si fa??? Ve lo dico, perdere l'occasione di conoscere un gruppo come i Misery Signals è perdere l'occasione di ascoltare IL gruppo, in assoluto, in ambito "core". Killswitch Engage, Parkway Drive, Architects, As I Lay Dying, Poison The Well, tutti gruppi della madonna, ma in confronto ai Misery... niente, ve l'assicuro.
"Controller" esce per l'etichetta underground Ferret nel 2008 e segna il ritorno alla console del "guru" del metal moderno Devin Townsend (spero sappiate chi sia...), personaggio che aveva in passato prodotto lo stesso gruppo ai tempi del loro debutto, quel seminale "Of Malice And The Magnum Heart", dopo la parentesi di "Mirrors", secondo album che ha confermato il talento assoluto della band rispetto al resto del panorama hardcore\metal. E diciamolo subito, "Controller" è molto più che un semplice gran disco, è un fottutissimo capolavoro, ma che dico, C-A-P-O-L-A-V-O-R-O.
Bando alle ciance, qui si tratta di un gruppo superiore, sotto ogni punto di vista. Combinando spunti tra il progressive e il post-rock (cave in), hardcore new school (il gruppo di riferimento sono ancora una volta gli Shai Hulud, ma si intravedono ispirazioni anche in campo math) e metal (meshuggah), viene fuori un sound nuovo, potente, vario, pesantissimo, mai banale, che già sta ispirando centinaia di gruppi in tutto il mondo, senza che la massa se ne accorga nemmeno (Counterparts, It Prevails...). Riprendendo anche ciò che di buono avevano fatto in passato Branden e Ryan con i redivivi 7 Angels 7 Plagues, il combo riesce a sfornare per l'ennesima volta una manciata di canzoni di qualità inaudita: le mazzate a metà tra Hardcore e Meshuggah di "Weight Of The World", "Nothing" e "Parallels" non lascia prigionieri, "A Certain Death" è semplicemente perfetta, "Set in Motion", "Coma", "Labyrinthian" sono canzoni che un gruppo come August Burns Red non scriverà mai, melodiche, sognanti, uniche, mentre il resto della scaletta, tra gli episodi prettamente progressive di "Homecoming", "Reset" ed "Ebb And Flow" (bellissima anche la versione acustica) si attesta su uno standard qualitativo da far impallidire qualsiasi band odierna, nel genere e non.
Che si tratti della cacofonia di gruppi quali Emmure, The Acacia Strain, Suicide Silence, o della banalità più assoluta di band come Bring Me The Horizon, I Killed The Prom Queen, per non parlare della proposta ormai obsoleta di Comeback Kid e Your Demise, per citarne un paio, non c'è al mondo un gruppo che abbia l'ispirazione, le capacità e lo stile dei grandissimi sopracitati, in grado di sfornare un album come "Controller" dopo ben 2 capolavori consecutivi come "of malice.." e "mirrors" senza per questo non lasciare spazio a possibili altre sorprese. Ascoltateli e non ve ne pentirete.
Carico i commenti... con calma