MISTAMAN & LE SUE PAROLE
Che lo vogliate commerciale oppure no (che poi non ho mai capito cosa voglia dire), l'hip-hop made in Italy, ultimamente, ha invaso le frequenze radiofoniche e l'etere in modo da non poterlo più ignorare (stessa cosa accedde nel '94, nel '96 e nel '99). C'è da dire che, tutti questi rapper di "ultiman generazione", per chi il genere lo segue, non sono certo una novità: l'odiato e discusso Fabri Fibra iniziò a far parlare di se già dal 1996 con i "datati" Uomini Di Mare, Esa (alias El Prez) fu anche lui, insieme a gruppi come Sangue Misto o Onda Rosse Posse, uno dei padri fondatori del rap tricolore (parliamo di roba tipo inizio anni '90), Dj Fish spopolò, e si fece conoscere come talentuoso producer, grazie al successo dei "westcostiani" Sottotono, fondatori della mitica (sigh, sigh, mi piange un pò il cuore) Area Cronica, Amir (ex Cina) girava con una delle "hiphopband underground" più potenti, i mitici Colle Der Fomento, mentre Mondo Marcio... si, avete capito bene, Mondo Marcio.. iniziò a girare nel circuito hip-hop alla tenera età di 15 anni.
Questo intro era giusto per chiarirvi un pò le idee. Una cosa che ho sempre invitato a fare, per uno che volesse iniziare a conoscere il panorama HH del nostro belpaese, è di non fermarsi mai alle apparenze, di non ascoltare solo il singolo uscito in radio ma cercare di crearsi una propria cultura personale e una propria cerchia d'artisti, diciamo, "preferiti"; per nostra fortuna o sfortuna, il rap dei nostri connazionali, è ricco e vario di diverse personalità, sfumature e modi di fare: potremmo trovare l'mc da pista, l'mc poeta da serata malinconica, l'mc che ti parla di politica, l'mc che adora fare il testa di c*z*o oppure l'mc underground, quello degli sbattimenti in piazza alla ricerca di un pò di eroina (Joe Cassano R.I.P.) e assiuduo frequentatore di centri sociali.
Tra tutti i tipi qua sopra citati, ce n'è uno che ha sempre fatto il suo, ha sudato per migliorare il suo stile, ha preso momenti di riflessione quando servivano ed è riuscito addirittura a crearsi una crew fatta di amici validi e sinceri che lo seguono fin dai primi tempi... l'mc in questione, quello che sa usare le PAROLE, è Mistaman o, per meglio intenderci, Mista. Ex Centro 13 insieme a Ciacca e Dj Shocca, collaboratore in più occasioni con Stokka&MadBuddy e Frank Siciliano, il nostro "eroe", fin dai tempi che furono, non smise mai di crederci, e quel non smettere mai lo portò a concepire un album vero, ben fatto e ben progettato: "Parole" (2005).
Se ai piatti, alle tastiere e al campionatore si alternano alcuni dei producer più validi dello stivale: Dj Shocca, Stokka, Bassi Maestro, Dj Double S, Frank Siciliano, Squarta, Zonta e (udite, udite) Next One, mi sembra più che logico che si tratti, il mio non è un ragionamento fazioso, di un progetto più che interessante e destinato a rimbalzare da una bocca all'altra. Con permesso, andrei ad analizzare le canzoni più salienti dell'album.... "Parole", la canzone che non a caso da il nome all'intero lavoro, è una di quelle classiche canzoni che entrano in testa fin dal primo ascolto, anche grazie al ritmo e al semi-cantato stile reggae, e non lo fa con parole fatte apposta per creare il tormentone estivo, bensì con parole ragionate, lasciate stagionare in qualche polveroso cassetto, tirate fuori, rispolverate, rilette, ricorette e pronte al loro solo scopo... colpire al cuore; Mistaman, in questo brano, descrive tutti i tipi di "parole" e il modo in cui la gente le usa: "a volte sono vuote, a volte piene di sostanza, ci sono quelle vere, quelle di circostanza" oppure "quando due sono poche tre sono troppe, tu impara quelle chiave per aprire le tue porte, poi tutti son capaci a far volare quelle grosse ma ricordati che i fatti parlan sempre più forte".
Mistaman fin da subito sforna le sue doti di grande paroliere. "Che farai" feat. Frank Siciliano è oro che cola, è grasso che non si butta, è un concetrato di concetti stupendi su una strumentale da brivido, un pezzo introspettivo capace di far avvicinare a questo genere anche chi crede che l'hip-hop sia solo una buffonata in piena regola; le strofe sono corte e per questo non stancano l'ascoltatore, l'intro con Mistaman un pò sul depresso che parla al telefono con Frank sembra quasi ripreso da un film, mentre la base gioca tutte le sue carte e fa "sballare il banco"; cito: "se vuoi se ne discute ci si becca, la mente è un paracadute funziona solo quando è aperta, quando tutto precipita e ti serve una conferma c'è sempre una rivincita nel caso che tu perda". Non ci sono PAROLE, solo brividi. Tra i pezzi allegri ma assolutamente non spensierati c'è l'intrigante (si fa per dire) "Se se se"; qui c'è veramente da dedicare un bel pezzo della recensione al testo, troppo geniale per essere vero. In questo brano Mista rivolge a se stesso una serie di se in una specie di dialogo con se stesso, su cosa sarebbe successo se non avesse fatto il rapper; sentite qua e LEGGETE CON ATTENZIONE: "se l'hip-hop fosse al top e lo facesse ogni italiano, avrei più imitatori di Adriano Celentano", "se avessi fatto jazz, non sarebbe male, mi ascolterebbe ogni fighetto che vuol fare l'intellettuale", "se avessi fatto classica potrebbe essere che odiassi i rappers, fanno note a caso sul sequencer", "se nutri dubbi su sto mc ci lasci le penne come quando è morto quello della Bic"... queste si che sono parole!
Per gli amanti del rap senza tante sorprese "Lo sai chi siamo", feat. Primo e Dj Double S, sarà un piatto sicuramente delizioso da gustare, ma se per caso avete voglia di un qualcosa di più succulento i piatti consigliati dallo chef Mista sono tre: "Musica vera" feat. Stokka&MadBuddy, ottima produzione e testo che si scaglia contri chi fa musica con tutto tranne che con l'anima e il calore di essa che ti detta le parole ("amo la musica immortale e senza tempo e so, non è scattando polaroid che la immortalerò, do il mio rispetto, alle tue orecchie è rumore, che io stia bene, che io stia male, che io soffra per amore"), "Vite a metà" feat. Yoshi a.k.a. Tormento, il campione del piano blues ci sta dentro come non mai, il flow e la voce soul di Yoshi (ex Sottotono) da i brividi ("seguire un sogno può distruggermi la vita e fa sorridere pensar che un compromesso molto spesso non fa vivere. Forse, troppi sbalzi, ho un'età che non consente sbagli ma se fosse tardi avrei già smesso come gli altri").. . ultimo dei tre pezzi consigliati, in ordine di tracklist, "I got soul" feat. Frank Siciliano, saprà come farvi sentire veramente bene.
Questo è un album fatto con il cuore e il calore dell'anima e gli album fatti in questo modo, che siano pop, rock, metal o rap (come in questo caso), vanno, a mio avviso, assolutamente premiati!
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