Prima di recensire questo Greatest Hits mi sembra doveroso fare un salto indietro, precisamente di otto anni, in realtà la carriera di questo artista è molto più lunga, ma fu nel 1999 che riuscì a raggiungere la fama mondiale grazie ad un album capolavoro di nome “Play”, stiamo parlando ovviamente di Moby, un piccolo genio che è riuscito ad unire sapientemente due generi musicali completamente diversi come il Blues e l’elettronica, catturando gli appassionati di entrambi i generi. Una carriera fatta di continue trasformazioni artistiche, da scatenato Dj di rave parti e musica techno a raffinato compositore di melodie spirituali!, da Disc Jockey a musicista vero e proprio.

Dopo una carriera di martellanti ritmi techno house Moby scopre il Blues, si chiude nel garage di casa sua e inizia a campionare vecchie melodie blues dai mangianastri dell’epoca, usando un campionatore casalingo acquistato sotto casa… fantasia, immaginazione, e una forte conoscenza musicale hanno dato alla luce il capolavoro di “Play” con brani indimenticabili come “Porcelain” “Natural Blues” “Why does my heart feel so bad?” “find my baby”, questa mutazione artistica di Moby sembra essere quella definitiva, i sui successivi album hanno tenuto fede al suo stile unico, come dimostra il suo successivo album “18” in cui le melodie si fanno sempre più strappalacrime (e forse esageratamente mielose!), fino ad arrivare al suo ultimo lavoro in studio “Hotel” un disco suonato dall’inizio alla fine, dove la componente elettronica è solo di contorno.

Questa camaleontica e prolifica carriera è ora raccontata attraverso questa raccolta dal nome “Go-The Very Best Of Moby” che racchiude 15 canzoni più una traccia multimediale che permette di accedere al sito privato dell’artista. Vengono ripercorsi gli episodi più significativi della sua carriera con brani che si alternano tra melodica e dance, a partire dal singolo “Natural Blues” che ci ricorda i bei tempi di “Play” fino ad arrivare agli inizi della sua carriera da Dj con il brando Techno/ambient “Go” che insieme a “James Bond Theme (Moby’s re-version)” e “Move” danno un tocco dance alla raccolta. Nonostante la buona intenzione di Moby di soddisfare i suoi vecchi fan e avvicinarsi alla new generation l’album non convince. Alcuni singoli sono stati ritoccati e remixati (senza avviso sulla copertina), una decisione assai infelice per presentarsi ad un nuovo pubblico, le Hit single sono presentate nella versione Radio, ovvero accorciate, inoltre alcuni capolavori (esempio “In My Heart”) sono stati decisamente rovinati aggiungendo delle basi da discoteca che imbruttiscono le intere canzoni, una scelta meno infelice ma pur sempre pessima è quella di rendere House una ottima canzone come “Slipping Away”. Neanche il nuovo singolo “New York New York” riesce a risollevare una raccolta a mio avviso sottotono.

In definitiva “Go-The Very Best of Moby” è un Greatest Hits adatto a chi vuole risentirsi le Hit Single di Moby in maniera spensierata (magari in macchina o in cuffia), e per chi crede che Moby è solo un musicista per spot pubblicitari di telefonini… per chi invece ha intenzione di scoprire appieno questo artista poliedrico a mio avviso di un talento musicale straordinario consiglio vivamente di riascoltarsi i suoi vecchi album, in particolar modo “Play” e il meraviglioso “18”.

Un buona raccolta ma niente di più.

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