L'associazione più istantanea di Billy Milano è per i SOD (Stormtroopers of Death), forse perchè è la band con cui a riscosso più successo, sicuramente anche perchè era affiancato da un grande chitarrista come Scott Ian, per non parlare degli altri musicisti. Invece secondo il mio avviso il vero animo non censurato di Billy Milano emerge in maggior maniere con i MOD (Metod of Detruction).

"USA for MOD" è il primo album della band, registrato nel 1987 in pochissimo tempo, a sentirlo non sembrerebbe affatto. Musicalmente è potente e fresco, suonato senza intoppi, rozzo ed aggressivo. Le canzoni non sono lunghe, anzi alcune arrivano giusto ai dieci secondi, ma dare un etichetta a questo lavoro come Hardcore sarebbe una vera e propria stupidaggine. Sono sempre stato contro nell'assegnare dei generi a dischi di validi gruppi, credo che una vera band non ne abbia il bisogno, la loro differenza infatti sta tutta nella giusta dose di particolare innovazione non presente in nessun altra formazione.

Dei MOD infatti sono stati date infinità di etichette, dal thrash, all'hardcore, allo stesso thrashcore, dall'heavy metal al Nu metal, punk, OI! addirittura deathmetal. Non ci sono spiegazioni i MOD fanno quel genere che fanno solo i MOD. Per quanto riguarda il contenuto non ci sono parole, sono estremi in tutto e per tutto. Vengono toccati molti temi: si parla di violenza, si attacca la società, argomenti che sfiorano il razzismo, maschilismo e di tanto in tanto condito con una giusta dose di demenzialità. Tra le canzoni più conosciute si possono travare "Get a Real Job" rifatta successivamente anche con i SOD, la scomoda "A.I.D.S." o "Don't feed the beers".

Inutile stare a dire a chi posso consigliare questo album, a buon intenditori poche parole.

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