Il vichingo smarrito.

Lo comprai da giovine solo ed esclusivamente per la copertina. Il barbone vichingo armato di ascia sanguinante che si fa largo calpestando cadaveri. Anche se il retro a dir la verità mi aveva messo qualche dubbio, con i sei tizi ritratti davanti a un saloon o un negozio da scarpe, non ricordo (uno era pure in sciavatte), mi dissi: questi spaccheranno, puro metal! Cazzo, e chi se la poteva immaginare una sorpresa del genere? Uno s'aspetta i cloni dei Manowar e invece spuntano fuori i cuginetti dei Lynyrd Skynyrd: rock SUDISTA!!!, mortacci tua Molly.

Una volta ripresomi, il disco l'ho lasciato girare lo stesso, e devo dire un paio di cosette fondamentalmente prima di scolare i maccheroni:

1) due canzoni, Flirtin' with disaster e Long time, agli estremi l'una con l'altra, valgono tutto il disco: la prima è una cavalcata, e visto che c'è il vichingo, diciamo da valchirie, o da rodeo; l'altra è un lento coi controcazzi, con un giro di chitarra limpido come il whisky, te li immagini proprio 'sti 'mbriaconi assisi al bancone intenti ad acchiappare il bicchierino lanciato dal barista. Per quanto riguarda le altre, beh, sono un pò tutte simili, troppi strumenti, troppa cagnara, tre chitarre (a che cazzo servono tre chitarre?, perché mai due bassisti?), tastiere, percussioni, Bo e Luke sul Generale Lee e un coro del Ku Klux Klan. E poi, poi c'è 'sto cantante con la tipica voce da vecchio in fase di distillazione etilica intestinale che riesce nell'impresa (notevole) di renderle tutte ancora più uguali;

2) ecco, detto questo, la domanda: le conchiglie sulle dolomiti si spiegano con il fatto che erano a mollo nel mare, ma considerato che in America si importavano negri, il vichingo nordico in Florida qualcuno mi può spiegare chi cazzo l'ha portato?

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