Molly Hatchet are back !!

Ebbene si, praticamente dopo cinque anni di assenza dai music store, salvo raccolte e live, ecco finalmente il nuovo album inedito dei Molly Hatchet, band profondamente e forzatamente rimaneggiata nella formazione ma sempre in grado di sfornare infuocate esibizioni col loro Heavy Southern Rock assolutamente unico e inconfondibile.

Questo Justice fresco di pubblicazione ci ripropone una band assolutamente in forma e sforna un album degno degli ormai antichi e ottimi Devil's Canyon e Flirtin with Disaster, anche se inevitabilmente i pareri in proposito e il raffronto col passato spesso creino sentimenti e giudizi contrastanti.

Been to Heaven Been to Hell e Safe in My Skin aprono le danze e troviamo immediatamente potenti e travolgenti riff della coppia Ingram-Hlubek in gran forma, così come impeccabili sono gli inserimenti di tastiere dell'ottimo John Galvin, il tutto arricchito dalla voce ruvida e graffiante di Phil McCormack a rendere un più che degno omaggio al compianto Danny Joe Brown.

Il disco prosegue alternando pezzi potenti e veloci arricchiti da ottime chitarre e tastiere a disegnare trame musicali e assoli sempre coinvolgenti, a pezzi più melodici e misurati ma nel complesso il lavoro scorre in maniera decisamente piacevole con punte di eccellenza a mio parere nei due pezzi iniziali, in American Pride, il pezzo più puramente Southern Rock dell'album, e nella lunga e conclusiva Justice, con un lungo ed emozionante assolo a ricordarci altri illustri esempi di questo tipo di composizioni nel panorama Southern Rock.

Probabilmente nel complesso si è persa la vena e il sound più specificamente Southern a scapito di arrangiamenti più pesanti e quasi heavy, ma d'altra parte è questa la caratteristica musicale che i Molly Hatchet hanno intrapreso fin dal secondo album, rimanendo in ogni caso tra le band più amate dell'intero movimento Southern Rock.

In chiusura posso certamente affermare che questo nuovo album è sicuramente un ottimo lavoro per gli appassionati della band di Jacksonville, certamente non il migliore ma un album assolutamente interessante e piacevole segnando un ritorno tanto atteso dagli appassionati quanto convincente, e va dato atto in ogni caso alla band di avere superato, come tante altre in questo tormentato movimento musicale, numerose avversità e continuato a tenere alta la bandiera del Southern Rock con tanta passione e dignità.

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