Dopo il precedente (e bellissimo) "Toilette Memoria", il geniale Umberto Giardini, in arte Moltheni,  torna con un EP, registrato tra l'Italia e la Svezia (è stato mixato sotto la supervisione di Kalle Gustafsson, bassista dei The Soundtracks of Our Life) e composto da 6 brani originali scritti dopo le registrazioni del precedente album (e non quindi scarti di quelle session).

Chitarra acustica, piano wurlitzer e la voce di Moltheni sono gli unici protagonisti dei brani, nessuna incursione di basso e batteria. Intimità è la parola chiave del disco.

"Io non sono come te" si apre con Il risveglio, strumentale rarefatto dalla grande emotività, per poi lasciare spazio alla bellissima Tu, indubbiamente uno dei brani più belli scritti da Moltheni ("Quando mi compri sai che/poi non mi mangi/Quando mi butto al largo/nuoti con me/E' come dire a un cristo: sanguina meno!/Guardo nel fieno e mi accorgo/che non ci sei"); in Giorni cattivi è la malinconia la protagonista, la malinconia che stringe il cuore e può arrecare dolore, ("Dimmi che/resterai qui/il tuo profumo è un prato/dove mi piego e cado/Lieve scintilla brucia/i giorni cattivi/e i miei gesti primitivi che.../che non ti fanno bene/ma che dilatano polmoni e vene"); i restanti brani (Montagna nera, Io non ho, Felce) non fanno che colorare più accuratamente la tela di questo bellissimo EP.

Intenso. Non ci sono altre parole.

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