Più attratto dal significato che dal significante. Più incuriosito dal suo carattere massonico (se mi permettete) che dalla performance di Umberto "Moltheni" Giardini. Ho partecipato a questa serata per pochi intimi in nome di un'iniziativa molto interessante e sperimentale dal nome "Secret Concert".

Più o meno accade così: i mini-concerti vengono organizzati da privati (diciamo fans dell'artista) in case/appartamenti privati, per l'appunto. L'annuncio viene lanciato su importanti social network, in maniera schematica e piuttosto criptica: no-orario-no-indirizzo. Solo città e data dell'evento. La lista di partecipazione è a numero chiuso, ovviamente. Una volta entrato nella schiera degli eletti, viene comunicato l'indirizzo preciso via sms, rigorosamente 24 ore in anticipo sull'evento. Prego portare pochi euri ed una bottiglia di vino.

Dicevo, l'iniziativa mi incuriosiva: un misto fra ritrovo "da spiaggia" (i concerti sono, per ovvi motivi, totalmente acustici) e raduno fan club (brutta espressione), dove  le distanza fra pubblico ed artista viene totalmente annullata e dove, fra un bicchiere di Chianti ed una focaccia paesana, si trova il tempo giusto per parlare di musica, informarsi sui nuovi progetti dell'artista in questione, persino arrischiarsi a spettegolare su altri musicisti or ora maggiormente in luce. Certo per chi  si aspetti il fascino del "sottopalco", non trova, nel secret concert, il contesto  ideale. Tuttavia c'è nell'iniziativa, un che di romantico e bohemienne, una sincera manifestazione di amore per la musica da parte di coloro che mettono a disposizione casa propria facendovi entrare dei perfetti sconosciuti.

Poi ovviamente c'è anche l'esibizione. Nel caso di Moltheni, non vorrei risparmiarmi, lo seguo sin dagli inizi. Adoro la sua scrittura, le sue fotografie cosi sgranate, il vorticoso incedere della sua musica. Taluni la giudicano cantilena, altri, come me, struggente poesia. A dir il vero  la resa musicale e lirica non è stata, in questo caso,  efficace come su disco o come in ensemble. La sola voce-chitarra non ha egualmente reso, infatti, il fascino dei brani originali e l'assenza dell'organo di Canali si è sentita eccome. Oltre a ciò aggiungerei una certa freddezza del pubblico (milanese?) che ha mancato di interagire con adeguato calore. Fortunatamente molte canzoni stanno in piedi anche da sole ed il trittico "il Bowling o il Sesso", "In porpora" e "Suprema" ha rappresentato in tal senso, il vertice della serata. Da menzionare inoltre la grandezza di un brano quale "Ragazzo solo, Ragazza sola" contenuto nel consigliatissimo "I segreti del corallo".

Spendo due ultime parole per pormi due domande e darmi le risposte: 1) siamo di fronte ad un nuovo canale di distribuzione della musica? forse sì. 2) tornerà Moltheni a riproporsi in veste rock? No. Proprio in questa occasione, Umberto l'ha ribadito: "da anni ho rinnegato il mio passato rock".

Per quanto mi riguarda va anche bene così.

(in ascolto estratto da "ragazzo solo, ragazza sola)

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