Haruko Momoi è una famosa doppiatrice giapponese (soprattutto in campo anime) che non s'è tolta certo lo sfizio di comporre e canticchiare qualcosa.
È "Mail Me" il suo primo vero successo che esplode, sempre più, fino a diventare un fenomeno di culto. Una frivola canzonetta techno-pop senza la minima invenzione né diversivo.
Ma allora cos'è "Mail Me"? è il punto di non ritorno tra trash e avanguardia: voce squillante e vagamente divertente e simpatica rapita da una ritmica dance-techno spudoratamente anni '90. è un pezzo che infiamma, che pur non regalando alcuna emozione resta impresso nel cervello per ore ed ha un lato quasi inquietante: non te ne liberi più.
La ascolti una volta e sei fregato. Perduto.
Può capitare che al primo ascolto tu dica "Ma che cazzo di merda è???" e dopo due minuti ti ritrovi inconsciamente a canticchiarla! Questa canzonetta è una vera e propria maledizione. All'inizio ti fa schifo e poi dici "che figata!"
Forse è per il suo sapore squisitamente subliminale che la canzone è stata scelta e coverizzata dalle Dessert per lo sconvolgente "Suicide Club" come pezzo che istiga al suicidio di massa...
Indimenticabile poi il videoclip trash allo stato puro: la nostra beniamina dagli occhi a mandorla scondinzola e saltella in una Tokyo affollata, mentre danza con robot vestita di lucine natalizie (Sì! ESATTO! Lucine Natalizie) o mentre con un faccino triste si ricopre di piume.
Minchiata o capolavoro? E chi lo sa???
E' pop questo! È una canzonetta da ballare ad alto volume per rendersi ciechi e sordi di fronte al declino del mondo. Sopravvivere.
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