Sono stato fino all'ultimo titubante se proporvi o meno la recensione di questo CD di Canto Gregoriano (o meglio di un SACD per essere precisi).
E questo per 2 semplici motivi:
- dopo aver ascoltato i Monaci di Santo Domingo de Silos le mie capacità di giudizio sono fortemente compromesse;
- perché di fatto questo disco non mi ha mai pienamente convinto, fin dal primo ascolto...

Eppure la cosa inizia bene, con un entrée tanto originale quanto coraggiosa: i 7'30 di "Campane della Basilica Cattedrale di Montecassino".
Le campane sono riprese in lontananza e si rimane sicuramente colpiti dal canto degli uccelli che passano rapidi da un canale all'altro o indugiano su uno di essi, allontanandosi poi verso l'interno della scena sonora.

Si prosegue, poi, con la prima serie di 6 Canti (dall'"Introito" iniziale alla "Comunione" finale)  per la celebrazione della Messa, aperta e conclusa, rispettivamente, da un Preludio e da un Postludio per organo.

Davvero piacevole la trascrizione di un Concerto di Tommaso Albinoni a cura di Johann Gottfried Walther (1648-1748) che funge da Preludio, anche se mi lascia un poco di amaro in bocca: la seppur onesta esecuzione di Stefano Concordia manca di un certo livello di "appeal" e, per così dire, di "grinta". Si percepisce la forza di questa musica, ma si ha la sensazione che essa non sia sprigionata per intero, che sia volutamente raccolta, incapsulata, trattenuta.

Dalla registrazione, inoltre, mi aspettavo molto di più. Si intuisce che la ripresa non deve essere stata delle più semplici per l'Ing. Giulio Cesare Ricci, ma a causa di un forte riverbero l'organo perde di intellegibilità in molti dei suoi registri; il suono si fa a tratti confuso, quasi stridente nei registri più alti. La dinamica, inoltre, non è delle migliori per un fonè.
Le stesse osservazioni si applicano, naturalmente, anche alla "Toccata dalla Sinfonia n.5 op. 42" di Charles-Marie Widor (1822-1890) che funge da Postludio.

Passando ai Canti della Messa e a quelli di accompagnamento per la Solennità di S. Benedetto (il secondo programma del CD), siamo comunque di fronte ad un Gregoriano ottimamente eseguito dalla Schola di Montecassino, ma non so per quale motivo non riesce a coinvolgermi come in altre edizioni.

Si ha la sensazione che i Monaci, pur essendo custodi da secoli dei segreti del Gregoriano, preferiscano darne una lezione in chiave, per così dire, "moderna", nel senso di fruibile ai più, sacrificando molto del fascino che caratterizza tale Canto.

Tirando le conclusioni, se volete avvicinarvi al Gregoriano non mi sento di consigliarvi questo CD, che rappresenta - a mio personale giudizio - un'"aspettativa non pienamente soddisfatta".
Per me resta comunque un souvenir a ricordo di una delle tante "gite fuori porta".

VIR DEI BENEDICTUS - Liturgia della Solennità di San Benedetto - Coro Monastico dell'Abbazia di Montecassino - Stefano Concordia O.S.B. (organo e direzione) - CD\SACD STEREO - fonè - 1999 - T: 67'31

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