Un uomo, un diciannovenne al suo esordio da pseudo-rapper che ricorda 50cent versione più pagliaccio del solito.

Questo è un album piatto, senza emozione e buttato li per muovere a tempo i nostri culetti da truzzi nei pub di Bologna e Milano. Un disco che viene introdotto da "Dentro alla scatola" una canzone si puo dire mediocre, che fa venire in mente il disco del 2004 "Mondo Marcio", con le stesse pare : MAMMA, PAPI, DROGA.

Il suo voler imitare il Gangster americano lo ha ridicolizzato notevolmente davanti al rap made in italy, dato che prima era l'idolo indiscusso visto che il primo disco lo ha inciso a soli 16 anni!! Canzoni come "Nessuna via d'uscita" presentano un beat sicuramente bello da sentire, BALLABILE E MOLTO COMMERCIALE.
È proprio questo che rende IL MARCIETTO stupido, immaturo e banale, la sua voglia di sfondare lo ha portato a cambiare l'aspetto sonoro per attirare IL COSIDETTO GREGGE, OPPURE LA "MASSA" di ignoranti in campo musicale.

Il problema non sta tanto nei beat del disco ma quanto nella ripetizione dei testi dimostrata dal MARCIO, a volte viene in mente il vecchio Eminem scontroso, misogino e pieno di problemi. È un peccato perchà MM poteva scuotere in maniera diversa l'hip hop italiano, ci ha provato ma ne è uscito un disco vuoto, senza emozioni e sopratutto RIPETITIVO.

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