Quando avevo cinque anni volevo suonare la batteria e volevo due biondone californiane che danzassero al ritmo della musica, una alla mia destra e una alla mia sinisra. Ricordo perfettamente quando, sdraiato nel lettino, mi immaginavo due porcone in bikini che si leccavano, si strusciavano e quant'altro.

Un giorno, nel cortile dell'asilo, feci una gustosa merenda a base di acidi con un mio amichetto, fu così che nacque in me questa idea. Decisi irrevocabilmente che, raggiunta una certa età, avrei fondato un gruppo con le ballerine in bikini. Purtroppo, quando raggiunsi l'età giusta scoprii che in America qualcun'altro aveva già dato vita al mio progetto. Questo fu il motivo scatenante dei miei traumi infantili. Spinto da interesse ed invidia decisi ad ascoltare la musica che altri mi avevano rubato. Rimasi allora scosso per le atmosfere sensualmente penetranti e brutalmente psichedeliche di Powertrip. Quei dannatissimi riffs di chitarra si infilavano tra le mie sinapsi e mi conducevano verso l'ipnosi più totale. I miei neuroni si irrigidivano, per diventare duri come il granito, e poi esplodere in frantumi ad ogni battito della grancassa. Decisi di appendere al chiodo ogni tipo di derivato mescalinico e lisergico.

Oggi, a distanza di alcuni anni, nonostante l'astinenza da acidi, quel gruppo e quel disco continuano ad ipnotizzarmi, per condurmi nei meandri più reconditi del sottosuolo, dove centinaia di ragazze in bikini si abbandonano a sfrenati riti orgiastici, cadenzati dal muro sonoro di quattro diavoli. Fuoco, fiamme, dollari incendiati, macchine, mostri, mostri che ti chiamano, mostri che ti attirano, mostri magnetici, donne seminude, donne nude, pietra, pietra, pietra, trip, trip potentissimi e Dopes To Infinity.

Carico i commenti...  con calma