La Irma record ha avuto un ruolo importantissimo nella scena musicale elettronica italiana.
Tra i tanti meriti, oltre ad aver pubblicato le prime produzioni chillout e trip-hop italiane, ha dato alle stampe il primo cd dei Montefiori Cocktail. I due gemelli romagnoli Francesco (arrangiamenti e tastiere) e Federico Montefiori (fiati e voce) sono stai i capostipite di quel genere che allora venne chiamato "easy-listening", ribattezzato in seguito "lounge" ed oggi chiamato nu-jazz o nu-qualcosa.
Genere che poi è diventato maturo sotto la manipolazione di artisti del calibro di Dimitri from Paris e tutta la scena francese (Gopher, Llorca ecc. ), di Nicola Conte e buona parte dei produttori della Schema records. Le atmosfere del disco si rifanno agli anni Settanta, alle sigle dei telefilm, agli spot pubblicitari e anche alla dance anni '90.
Suono vintage sì ma con arrangiamenti moderni, con l'approccio ironico di chi non si prende troppo sul serio, strumenti suonati su basi breakbeat, house o jazzate. In questo caleidoscopio troviamo esperimenti alla Gotan Project (sul Bolero e non sul tango), lo spot anni 80 della Peroni, il tema di Star Trek, una versione di "Quando, quando, quando" e varie altre perle. Addirittura un classico della dance del decennio scorso come "Gipsy woman" dei Cristal Waters viene ristrutturato con arrangiamenti a metà tra la bossa e Fausto Papetti.
Ultima nota per "Anamaria", house ipnotica che si discosta notevolmente dal resto delle tracce. Un'ora non solo di "easy listening" ma soprattutto "good listening".
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