Ci sono certi film così straordinari da lasciarti senza parole, così meravigliosi da rendere superfluo qualsiasi elogio. Ci sono poi altri film così orrendi da non riuscire a trovare le parole per esprimere lo schifo provato durante la visione, talmente agghiaccianti da chiedersi chi mai abbia potuto credere alle possibilità di un progetto del genere. Ci sono film belli, ci sono film brutti, ci sono film mediocri. E poi ci sono i Monty Python che, come al solito, trascendono da qualsiasi schema.

L'anno è il 1971. "I Beatles della comicità", come sono stati definiti dalla stampa, sono reduci dalle prime due stagioni del loro show "Monty Python's Flying Circus" e il loro successo in Gran Bretagna è totale e inarrestabile. D'altro canto, però, le cose non vanno così bene negli Stati Uniti dove il gruppo comico non è ancora riuscito a sfondare. Colpa dell'umorismo troppo "britannico"? Dell'ottusità yankee? Non si sa, resta il fatto però che la terra d'Oltreoceano rimane un limite insuperato dai sei Python. A tentare di rimediare a questa situazione ci penserà Victor Lownes.

Ma chi è Victor Lownes? Capo di Playboy UK (sì, quello delle conigliette), confidente e vice di Hugh Hefner, puttaniere, egocentrico oltre ogni misura, occasionalmente produttore cinematografico e grande fan dei Monty Python, Lownes propose al gruppo comico di realizzare un film che contenesse al suo interno i migliori sketch tratti dal Flying Circus con lo scopo di spezzare anche quella barriera che si frapponeva fra i Python e il successo in America; Chapman e compagni accettarono di buon grado la proposta ma, col senno di poi, il risultato finale non si dimostrerà così buono come lo erano le intenzioni.

Prodotto con un budget risicatissimo (80 mila sterline che verranno anche ridicolizzate nello sketch delle Auto Assassine), le riprese del film furono turbolente soprattutto a causa dello stesso Lownes e delle sue manie di protagonismo: il produttore infatti interferì continuamente nel lavoro dei Python, modificando o censurando del tutto alcuni sketch e personaggi che sarebbero dovuti apparire nella pellicola; il culmine fu raggiunto quando Lownes volle che nel corso dei titoli di testa (realizzati da Terry Gilliam) il suo nome fosse presentato allo stesso modo dei Python, a dimostrare come lui rivestisse la stessa importanza dei sei comici inglesi. Per tutta risposta Gilliam realizzò due sequenze di presentazione differenti, quasi a mostrare come tra Lownes e i Python non ci fosse alcun punto in comune.

Ma di che cosa parla questo film? La prima risposta che viene in mente è "niente", il che non è del tutto sbagliato ma neanche così negativo come sembra. Come già specificato, questo "And Now For Something Completely Different" (titolo che richiama la frase detta più volte da John Cleese nel corso della pellicola e nelle situazioni più impensabili, rappresentando quindi l'unico collante tra una scena e l'altra) è solamente una raccolta degli sketch migliori dei Python; utilizzando quindi la tecnica del flusso di coscienza già sperimentata nella serie televisiva, lo spettatore viene letteralmente sballottato da una scena all'altra senza alcuna soluzione di continuità, tranne la già citata catchphrase di Cleese e quelle risate che coi Monty Python sono sempre garantite.

E' evidente quindi che il film in sè non fornisca molti contenuti di cui trattare in sede di recensione; l'unica cosa da fare sarebbe citare pari pari gli sketch presenti nella pellicola, sketch tutti meritevoli di lode: si passa dall'ormai storico Mr. Nudge interpretato da Eric Idle all'altrettanto storico militare bacchettone (Graham Chapman) per poi giungere alla barzelletta più divertente del mondo fino al falso dizionario d'ungherese; e la lista potrebbe continuare a lungo. La pellicola quindi, pur dimostrandosi più che meritevole di lode sul fronte comico, manca di una struttura solida e coerente e soprattutto di quella profondità che consacrerà lavori come "Life of Brian" e "The Meaning of Life" alla storia del cinema, risultando quindi un calderone di scene e personaggi sicuramente divertenti e spassosi, ma non così completi come i loro successori cinematografici.

In conclusione, un'ultima nota storica: questo film, paradossalmente, fu un fiasco negli USA e un successo in UK, in barba alle intenzioni di Lownes; nonostante fosse per loro una "minestra riscaldata", i britannici si dimostrarono fedeli al lavoro dei Python (i quali considerarono questo film un fallimento) mentre gli americani non si mostrarono così interessati alla proposta dei sei comici. Una beffa in linea con l'umorismo del gruppo.

E ora qualcosa di completamente diverso...

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