Il cosidetto Gothic Metal è senza dubbio uno dei generi di maggior successo degli ultimi anni in ambito Metal. E' d'obbligo però chiarire una cosa : per Gothic Metal non intendo certo quei lavori che ogni anno vengono vomitati sul mercato con risultati discutibili e che altro non fanno che riproporre la stessa banale formuletta (voce femminile alla nausea, melodie malinconiche ma mai eccessivamente, ritornelli facilissimi e via dicendo). Il Gothic Metal è la fusione di Metal estremo (Doom o Black) e inserti dark, folk o appunto gotici ed è un genere che si è espresso al massimo delle sue potenzialità nel lustro 95-00.

"Wolfheart" dei Moonspell è appunto uno dei 4-5 dischi migliori che questo genere abbia mai proposto. Unendo il fascino della musica folk portoghese al Black Metal e al dark Fernando Ribeiro e soci crearono nell'anno di grazia 1995 questa pietra miliare; un disco che è davvero magico ed intenso. Le atmosfere cupe e malinconiche non mancano a partire fin dall'iniziale "Wolfshade" contente oltre ai già citati riff di stampo Black alcuni passaggi acustici sognanti che davvero fanno immaginare di essere stati catapultati in un bosco della terra portoghese in mezzo alla natura selvaggia.

La band sa anche picchiare quando serve e Ribeiro è eccellente nell'alternare growl e scream con il suo pulito ormai celebre per il timbro caldo e baritonale: lo dimostra "Love Crimes" canzone che è stata spesso a torto trascurata e nella quale si passa frequentemente da strofe veloci e aggressive a passaggi più gotici accompagnati da cori di voci femminili, per concludere con un memorabile lavoro di tastiere che disegnano melodie dolcissime e commoventi. I nostri portoghesi fanno mostra anche delle influenze più tipicamente Metal con "Of Dream And Drama (Midnight Ride)" che a parte l'onnipresenza delle tastiere è una trascinante e classicissima cavalcata Metal.

Dopo l'intermezzo "Lua D'Inverno" che spezza alla perfezione la tensione è il turno di "Trebaruna". Questo brano altro non è che una ballata di musica Folk portoghese e che i Moonspell hanno trasportato in verisone Gothic Metal. Il ritmo è ovviamente tribale e ipnotico, Ribeiro ammalia e incanta con la sua voce calda e emozionante e sarà difficile trattenersi dal danzare come degli invasati all'ascolto di questo brano.
Il disco entra nella sua parte conclusiva e più oscura con le successive "Vampiria" e "An Erothic Alchemy". Il primo brano è un capolavoro gotico, ossessivo e inquietante nei primi minuti e sorprendentemente aggressivo nella parte centrale che si conclude con uno dei passaggi più maestosi e ridondanti del disco. Il secondo brano è invece sorretto da una serie di azzeccatissime melodie di tastiere le quali tuttavia non oscurano il lavoro delle chitarre incarnando così l'alchimia perfetta e morbosa citata nel titolo (e secondo me da solo questo brano ha "creato" centinaia dei dischi che sono usciti in questi ultimi 5 anni...).

Chiude il disco l'inno, LA canzone per eccellenza dei Moonspell : l'incredibile "Alma Mater" forse il loro capolavoro. Il meraviglioso riff portante è l'incontro tra l'aggressività del Metal e il folk Portoghese e l'uso dello scream/growl è qui a livelli di perfezione stratosferica: selvaggio, aggressivo, lacerante.
La tensione lungo tutto il brano è mantenuta a livelli altissimi sia nella già citate parti aggressive che nei passaggi puliti e più tribali. Il risultato è una canzone epica, intensa e che consegna assieme alle precedenti questo "Wolfheart" alla storia in tutta la sua maestosità, in tutto il suo panteismo, in tutto il suo folklore.

Un disco da avere e che ha anche in fondo, un valore istruttivo: dimostra come centinaia di migliaia di copie tuttora non si avvicinino neanche da lontano all'originale.

Carico i commenti...  con calma